Porte di Mestre si rifà il look e spinge sulla ristorazione

Marta ArticoPer stare al passo coi tempi, i giganti dello shopping che, inutile dirlo, hanno vissuto momenti di crisi, si rifanno il look e puntano sulle food-court e l'offerta a 360 gradi. Obiettivo? Diventare più attraenti, catalizzare il nuovo pubblico di clienti, compresa la "generazione Z" e soprattutto i marchi di tendenza che in molti casi se ne sono andati. Il centro commerciale Porte di Mestre, che ha quasi trent'anni, ha deciso di cambiar pelle.Il progetto prevede restyling e aggiornamento della galleria dello shopping per rispondere alle ultime tendenze di acquisto, con un occhio alla socialità. I lavori inizieranno in questi giorni dureranno all'incirca 10 mesi.Il restyling si articola in due macro fasi. Il cantiere già attivo riguarda il primo piano. In quell'area si interverrà modificando il layout e al contempo migliorando estetica e funzionalità degli spazi comuni. I lavori proseguiranno con il rifacimento di pavimenti, soffitti e bagni. Di impatto i nuovi portali: soprattutto l'ingresso Marghera esprimerà un valore aggiunto al progetto, generando uno spazio accogliente e di richiamo attraverso la realizzazione di una nuova terrazza con un giardino verticale e un'area a ridosso della vetrata, denominata "winter garden", con sedute e zone relax. Centrale sarà anche il restyling della food court, che vedrà l'apertura di un grande lucernario in copertura, per favorire l'ingresso della luce naturale. Di pari passo, procede il riposizionamento commerciale del centro. Obiettivo: consolidare la capacità di attrazione di Porte di Mestre in un mercato competitivo e in cambiamento. Spiega Davide Natale, (Cushman & Wakefield): «I primi passi di questo progetto risalgono al gennaio 2021 quando abbiamo iniziato a delineare a una strategia di rilancio di Porte di Mestre».Il concept è stato ideato e sviluppato dal team di Shopping Center Project. È stato lanciato un concorso di idee che ha coinvolto alcuni tra i maggiori studi di architettura specializzati nel retail. L'incarico è stato assegnato allo studio di architettura Reify, mentre Cushman & Wakefield (che gestisce il centro dal 2020) sarà responsabile del progetto.Giulia Longo, (Colliers Global Investors Italy) attraverso il fondo immobiliare Antirion Retail rappresenta la proprietà: «Porte di Mestre è strategico per funzioni, marchio e territorialità, siamo convinti che sia doveroso investire sul suo futuro, migliorandolo e aggiornandolo a stili di consumo sempre più esperienziali. Grazie a questo intervento, avremo un immobile rinnovato secondo gli standard più moderni, anche grazie al rifacimento delle gallerie e al ripensamento della food court, cuore della galleria commerciale». Aggiunge Roberto Marchetti (Cushman & Wakefield): «Una particolare attenzione verrà posta sulla ristorazione, che rappresenta un'opportunità di crescita e consolidamento per una destinazione con le caratteristiche di Porte di Mestre, in area urbana, in un contesto ad alta densità di commerciale, uffici e terziario». --