La contessa più bella d'Europa protagonista dei salotti parigini
veneziaCalunniata dai contemporanei, ma molto anche dagli storici un po' pettegoli, Virginia Verasis, contessa di Castiglione, ha trovato finalmente in Benedetta Craveri una biografa che rende giustizia ad una personalità di rilievo, che ha comunque avuto un ruolo non così banale nel processo di unificazione italiana, anche se non esattamente quello (il semplice adescamento di Napoleone III) che la tradizione gli riserva. Pubblicato da Adelphi, "La contessa", che verrà presentato oggi pomeriggio alle 17.30 all'Ateneo Veneto dall'autrice e da Antonio Gnoli ed Antonio Foscari, è un libro che racconta un'epoca, coi suoi salotti e i suoi intrighi, ma soprattutto una donna di sorprendente modernità, che non temeva di affermare "io sono io" e di assumersi direttamente ed in prima persona responsabilità politiche. Non un burattino nelle mani di Cavour e tanto meno una "prostituta al servizio dell'Italia" come volevano i suoi detrattori; la contessa di Castiglione fu una lucida protagonista dei salotti parigini, degli intrecci tra affari, politica, sentimenti che governavano l'alta società del secondo Impero. Considerata da molti la donna più bella d'Europa, regina della cronaca mondana, poi autoreclusa negli anni della vecchiaia, la Contessa di Castiglione appare nella ricostruzione fatta da Benedetta Craveri, utilizzando gli epistolari e le memorie dell'epoca.Pagina dopo pagina emerge il ritratto a tutto tondo di una donna decisa a non avere più padroni, forse cinica, ma decisa a badare a se stessa dopo che un matrimonio fallimentare le aveva messo a fianco un uomo inetto che era sì armato di un titolo, ma dotato di scarsa intelligenza. --Nicolò Menniti Ippolito© RIPRODUZIONE RISERVATA