Un surfista disperso al largo velista di passaggio lo salva

lidoErano usciti in gruppo dal camping di Punta Sabbioni, approfittando del forte vento che per tutta la mattinata di ieri ha soffiato da nord. Poi una caduta in mare di uno del gruppo, surfista 38enne trevigiano, e le forti correnti che lo spingono subito lontano dalla vista degli altri. Inutili le prime ricerche, da lì la decisione di allertare le autorità. Fortunatamente, tutto si è risolto solo con un grande spavento, merito anche della barca a vela che si è accorta di un uomo che sbracciava dal pelo dell'acqua e lo ha tratto in salvo. Si sono risolte così le ricerche del surfista disperso scattate ieri pomeriggio da parte della Capitaneria di Porto e dei sommozzatori dei vigili del fuoco, intervenuti insieme a un elicottero. Assieme ad altri due amici, tutti italiani che soggiornavano in vacanza al camping Venezia, era salpato intorno a mezzogiorno sfruttando il forte vento. Ma un'onda improvvisa gli ha fatto perdere l'equilibrio ed è caduto in acqua. Le forti correnti lo hanno subito trascinato al largo e i due amici non sono più riusciti a vederlo. A quel punto hanno lanciato l'allarme. Sono stati mobilitati i militari della guardia costiera di Jesolo e della capitaneria di porto di Venezia, con due imbarcazioni, motovedetta e gommone, quindi una pattuglia a terra. A causa del vento proveniente da nord e delle forti correnti, le ricerche si sono concentrate soprattutto nel tratto di mare che collega Punta Sabbioni a San Nicolò e al litorale del Lido. Nel frattempo, era stato lanciato l'Sos anche alle imbarcazioni in mare. Le ricerche si sono protratte per circa un'ora quando al largo del Lido di Venezia una barca a vela ha individuato l'uomo che l'alzava le braccia. Fondamentale l'indicazione della vela fucsia del windsurf come segno distintivo portato dagli amici all'attenzione dei ricercatori. Fatto sta che i diportisti svizzeri erano stati informati delle ricerche in corso e hanno subito capito che si trattava del surfista disperso in mare. Il 38enne è stato trovato verso l'ingresso della bocca di porto, un tratto di mare già battuto dalle imbarcazioni di Capitaneria e vigili del fuoco, senza però trovare il surfista. Lo hanno dunque recuperato, aiutato a salire a bordo. Era molto impaurito e ancora sotto choc, ma in buone condizioni seppure infreddolito e molto indebolito da questa avventura in mare che poteva concludersi in modo ben più tragico. --Giovanni Cagnassi eugenio pendolini© RIPRODUZIONE RISERVATA