Cortina, in 1.200 dicono no alla pista da bob E Zaia si infuria
CORTINAL'arrivo in Italia di Thomas Bach, presidente del Comitato olimpico internazionale, sarà accompagnato dalla consegna di una lettera inviata dal Comitato civico Cortina, sottoscritta da 1.185 cittadini, nella quale di chiede che non siano effettuati i lavori per la nuova pista da bob di Ronco.La richiesta del Comitato, che in un mese ha raccolto oltre mille sottoscrizioni, è quella di imporre alla Regione Veneto, al Comune di Cortina e alla Fondazione Milano Cortina 2026 di rinunciare alla costruzione della pista di bob nel capoluogo ampezzano perché non sostenibile nell'aspetto economico e in quello ambientale. Domani Bach sarà a Roma e verrà insignito del "collare d'oro", massimo riconoscimento sportivo del nostro Paese. Ad accoglierlo ci sarà il presidente del Coni, Giovanni Malagò, che al contempo è anche presidente della Fondazione Milano Cortina 2026, ente preposto ad organizzare i Giochi olimpici e paralimpici. Nella stessa giornata partirà il plico contenente materialmente la raccolta firme e la relativa richiesta, destinazione la sede del Cio a Losanna, in Svizzera. La reazione di Luca Zaia non si è fatta attendere, ed è tagliente. Il presidente della Regione, infatti, chiede che il Cio si esprima con assoluta chiarezza. «Ho il massimo rispetto per le idee di tutti», dichiara, «vorrei però spiegare che qui non c'è qualcuno che ha capito tutto del mondo e chi invece non ha capito niente e spreca. Se oggi abbiamo le Olimpiadi a Cortina, con una ricaduta già palpabile e un aumento del Pil stimato da prestigiose Università di almeno un miliardo di euro, è perché siamo stati bravi a vincere una candidatura che aveva come asse portante del dossier proprio il bob. Ricordo», prosegue contrariato Zaia, «che siamo stati premiati per il progetto di Olimpiadi meno costose, più sostenibili e con un asse portante nel bob. Con l'ulteriore progetto di estendere il tutto all'intera area dolomitica, oltre Cortina. Faccio queste premesse perché questo dibattito rischia anche di dar vita a leggende metropolitane. Ora il Cio, che peraltro ha dato vita a questo dibattito tempo addietro, si esprima in modo chiaro e inconfutabile, magari spiegando quali ricadute si avrebbero su Cortina spostando il bob e quali realizzandolo dove è previsto. Non abbiamo nessun feticismo per le opere pubbliche, solo la volontà di portare avanti un progetto. Non è accettabile che si descrivano questi progetti come mal pensati. Visto che questo dibattito ha visto tra i protagonisti anche il Cio, ci aspettiamo una posizione chiara e univoca». --a.s.