Jacobs, una freccia azzurra sul lungomare
caorleMeeting sotto la luna e il cielo stellato, accanto al mare Adriatico, ieri sera sulla Scogliera Viva di Càorle, per la prima edizione di Azzurro Càorle, l'evento celebrativo dei successi olimpici e paralimpici della Nazionale azzurra di atletica leggera a Tokyo 2020, l'Olimpiade del 2021 che rischiava di non disputarsi affatto per colpa del Covid19, e che invece ha regalato 5 ori all'Italia nell'atletica leggera, la metà della intera spedizione italiana (bottino più grande di sempre, 40 medaglie, battuta Los Angeles '32). Tremila in attesa del "dio del Vento". Perché se il figlio del Vento era Carl Lewis, Marcell Jacobs che corre già più veloce di lui, dalla semifinale di Tokyo e quindi merita un appellativo più "elevato". La sua giornata: arrivo a Càorle al Baia Blanca di Lido di Altanea, pranzo con spaghetti alle vongole di fronte al sindaco Marco Sarto e accanto all'assessore al turismo Mattia Munerotto. Poi il riposo al The One Hotel in piazza Sant'Antonio dalla famiglia Vigani. Quindi l'arrivo allo stadio di fronte a 1500 atleti e familiari provenienti da Veneto e Friuli. Il collegamento Rai e il primo sopralluogo. Poi il ritorno per la corsa sugli 80 metri su pista Mondo sulle note di Jump di Van Halen, ultimo appuntamento della stagione. Ma che bello correre col mare, prima del matrimonio di sabato. «È la prima volta che vengo a Càorle e mi piace tantissimo questa pista sul mare», ha detto Marcel Jacobs, «è un'atmosfera magica. Portare l'atletica su una scogliera è eccezionale. I prossimi obiettivi? Chiaramente Mondiali all'aperto ed Europei di Roma». Sabato è stato al matrimonio di Gianmarco Tamberi. «E lui sarà presente al mio sabato, non vedo l'ora». Infine il sogno mondiale sfuggito a Eugene. La Nazionale di volley domenica si è laureata campione per la quarta volta, la quinta considerando anche le donne (il ventennale domani). «Hanno firmato un'impresa incredibile», conclude Jacobs, «non tengo per nessuna squadra ma sono tifoso della Nazionale. Li vedo da vicino perché in ritiro si allenano nella stessa mia palestra». A ricomporre la magia di Tokyo, dove Jacobs ha vinto due ori, c'era Lorenzo Patta, altro componente della 4x100 olimpionica. Il carattere inclusivo dell'evento si è notato con la partecipazione della campionessa paralimpica Ambra Sabatini e il bronzo Monica Contraffatto. E ancora l'oro della ginnastica a Atene 2004 Igor Cassina. Càorle da ieri è città olimpionica. --Rosario Padovano© RIPRODUZIONE RISERVATA