Il 68 per cento delle famiglie già arranca sulle bollette
RomaL'austerity è già cominciata. E rischia di trascinare l'Italia attraverso un lungo inverno. Con le luci spente, il riscaldamento al minimo e il carrello della spesa sempre più vuoto. Era dagli anni '70 che il Paese non si trovava in una crisi così profonda. Oggi, però, gli italiani vanno incontro alla tempesta già fiaccati da un decennio iniziato con la crisi dello spread e concluso dalla pandemia. Abbastanza perché l'ipotesi di un Natale al freddo e senza luce per un italiano su tre diventi concreta: secondo il Rapporto Coop 2022, il 33% dei consumatori non riuscirà più a pagare la bolletta entro la fine dell'anno. E un sondaggio di Ipsos per Confesercenti rende ancora più fosche le previsioni. Insomma, nonostante l'Istat certifichi l'aumento degli occupati nel primo semestre dell'anno con un relativo calo dei disoccupati, solo il 25% degli italiani dice di essere in grado di pagare le bollette senza problemi; il 68% ammette di essere in difficoltà, mentre il 5% ha già alzato bandiera bianca. A conferma che i salari non sono più sufficienti neppure a coprire le spese di base.«I beni energetici sono primari: un aumento incontrollato dei prezzi mette in crisi l'intero sistema economico. E i consumatori compensano gli aggravi in vari modi» spiega Patrizia De Luise, presidente di Confesercenti, che poi aggiunge: «Si usano meno gli elettrodomestici e si tengono spente le luci, ma soprattutto si dimezzano le altre spese».Quello di Confesercenti è un grido d'allarme, perché le prime imprese colpite dai tagli dei consumatori sono quelle della ristorazione con il 50% degli italiani che rinuncerà a bar e ristoranti; il 43%, invece, risparmierà in maniera sensibile sulle vacanze. Le proiezioni del sondaggio Ipsos sono catastrofiche: il 92% dei consumatori sarà costretto a ridurre le proprie spese con un budget che verrà tagliato mediamente del 54%. Una bomba sociale capace di trascinare il Paese in una profonda recessione: rinunciare alla metà degli abituali consumi per far fronte a un'inflazione fuori controllo e al caro bollette significa trascinare nel baratro migliaia di imprese, bruciando centinaia di migliaia di posti di lavoro. «Le imprese - avverte De Luise - dovranno subire il rallentamento dei consumi e affrontare costi insostenibili per poter continuare a lavorare». Anche perché alle tariffe attuali, gli esperti stimano una maxi bolletta da 11 miliardi di euro nei prossimi dodici mesi, solo a carico delle attività del terziario. Quattro volte il conto pagato lo scorso anno. --GIU. BAL.© RIPRODUZIONE RISERVATA