Raggirano una novantenne con la scusa di un incidente

SAN DONàTruffa agli anziani, la zia costretta a pagare per un finto incidente in cui sarebbe stato coinvolto il nipote. È accaduto a San Donà, in un'abitazione del centro. La signora, L. B. di 88 anni, ha ricevuto una telefonata di un sedicente avvocato che la informava di un incidente in cui era stato coinvolto un parente. La signora, colta dal panico, ha iniziato a parlare dell'unico parente a lei vicina, il nipote G. C. , e inconsapevolmente ha fornito tutti i dati su di lui e utili per la truffa. Poco dopo è arrivata una seconda telefonata di un finto carabiniere che confermava il grave incidente stradale provocato dal nipote, del tutto sprovvisto di assicurazione e pertanto trattenuto in caserma. Il complice che si è finto avvocato ha informato la signora che una persona si sarebbe recata a casa per prendere 3600 euro necessari per il pagamento dell'assicurazione, senza i quali il nipote sarebbe finito in carcere. La donna, ingenuamente, ha detto di avere quella somma in casa, che aveva messa da parte in un cassetto nascosto per il funerale nel caso le fosse accaduto qualcosa all'improvviso. L'addetto alla riscossione, probabilmente uno dei due truffatori che avevano telefonato poco prima, si è presentato a casa a prelevare la somma pattuita. Un 25enne, italiano, con accento meridionale, è comparso sul pianerottolo e ha suonato il campanello. La donna, impaurita e confusa, non aveva contattato il nipote per chiedere conferma e quando più tardi lui è andato a trovarla gli ha raccontato tutto. In quel momento ha capito, assieme al nipote, di essere stata vittima di una truffa che da tempo non si sentiva a San Donà, ma che in passato si era già verificata purtroppo in molti casi. Zia e nipote allora sono andati direttamente alla compagnia dei carabinieri di San Donà per presentare denuncia contro ignoti. Gli accertamenti sono in corso per cercare di risalire ai colpevoli. Potrebbero essere persone del posto che conoscono la famiglia e sapevano di trovare l'anziana sola in casa, facile vittima del loro raggiro ben architettato. In questi casi bastano poche parole qualche domanda, per ricostruire la linea parentale e agire subdolamente. Già diverso tempo fa, il sindaco di San Donà, Andrea Cereser, aveva messo in guardia soprattutto gli anziani a proposito di queste truffe, organizzando anche un incontro con i carabinieri della compagnia per informare la cittadinanza su queste truffe e raggiri ancora diffusi. Tra le altre truffe segnalate, anche quella del finto specchietto retrovisore rotto con la richiesta di pagare per il danno nell'immediato senza assicurazione oppure la vendita di frutta e verdura con insistenza, soprattutto agli anziani, che si ritrovano in mano sacchetti e cassette e poi sono costretti a pagare da minacciosi venditori ambulanti senza alcuna autorizzazione. --Giovanni Cagnassi