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la serataManuela PivatoIl ritratto documentaristico sulla storia della fotografa statunitense Nan Goldin vince il Leone d'oro per il miglior film della 79esima Mostra Internazionale d 'Arte Cinematografica. Emozionata, la regista di "All the Beauty and the Bloodshed" Laura Poitras - terza donna di fila a ricevere il massimo riconoscimento - dedica il premio a una «persona coraggiosissima» (presente anche con un video alla Biennale Arte), alla quale lunedì porterà il Leone nel giorno del suo compleanno, e invita a rilasciare tutti i registi che sono imprigionati.L'Italia c'è, con due riconoscimenti a Luca Guadagnino, sul red carpet insieme alla mamma, per "Bones and All", storia di cannibali romantici che conquista il Leone d'argento per la migliore regia e il Premio Marcello Mastroianni a un attore emergente consegnato a Taylor Russell, tenerissima tanto nel film quanto in Sala Grande, dove ringrazia il regista per aver appoggiato il suo sguardo su di lei quando invece pensava che nessuno riuscisse a vederla. «Fare film è sempre stata la mia vita» dice Guadagnino.Doppio premio anche per la cineasta francese Alice Diop che ha portato al Lido "Saint Omer", basato sulla storia vera di una donna senegalese accusata di aver ucciso la figlioletta, e che ritorna gloriosamente in patria con il Leone d'argento Gran Premio della Giuria e il Leone del futuro Premio Venezia Opera Prima. «Noi donne di colore non taceremo più» dice la regista «perché il silenzio non ci proteggerà».La Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile, forse troppo pesante per le sua braccia delicate, resta ai piedi di Cate Blanchett, protagonista di "Tár" di Todd Field in cui interpreta una cinica ed egoista direttrice d'orchestra omosessuale. In sala con la figlia e la madre, Cate Blanchett dice che la Coppa appartiene a tutta la produzione del film; poi, guardandola dall'alto in basso, annuncia che la userà per berci molto rosso «e non sto scherzando».In collegamento dalla cucina di Los Angeles, con sfoggio di banane, riceve a distanza la Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile Colin Farrell, protagonista di "The Banshees of Inisherin" di Martin McDonagh che vince anche il Premio per la migliore sceneggiatura. «Non me lo aspettavo» dice «questo film è una storia amore, amicizia e dell'importanza di condividere questi valori». Standing ovation per il regista iraniano rinchiuso in carcere Jafar Panahi, la cui opera "No Bears" - che i rumors avevano dato in odore di Leone d'oro - conquista il Premio Speciale della Giuria che i suoi attori gli dedicano con le lacrime agli occhi.L'Italia c'è anche con il doppio premio al film "Vera" di Tizzi Covi e Rainer Frimmel, della sezione Orizzonti, con il Premio per la migliore regia e per la migliore interpretazione femminile a Vera Gemma. Cappello da cowboy, occhi lucidi, reduce da una notte insonne, l'attrice dedica il premio al figlio (in sala insieme alla nonna) e al suo «bellissimo papà Giuliano». «Invito a chiunque possieda un sogno a non arrendersi mai» dice.Così ieri sera al Palazzo del Cinema dopo l'ultimo red carpet aperto dalla madrina Rocío Muñoz Morales in abito Armani, insieme al compagno Raoul Bova e alle figlie Luna e Alma in furlane fucsia, il presidente della Biennale Roberto Cicutto e il direttore Alberta Barbera. Non cedono i fan più tenaci, ormai decisi a portarsi a casa qualunque cosa. Selfie, autografi, foto delle giurie che sfilano (quasi) compatte: quella di Venezia 79 presieduta da Julianne Moore, ma senza Kazuo Ishiguro che ha preso il Covid e ha partecipato alla riunioni dalla camera d'albergo; quella di Orizzonti capeggiata da Isabel Coixet e quella del Premio Venezia Opera Prima che ogni sera ha regalato gli outfit rocamboleschi di Tessa Thompson, ieri in giarrettiera e abito a fiocco bianco. Passa anche il cast del film di chiusura della Mostra, "The Hanging Sun" di Francesco Carrozzini, con Jessica Brown Findlay e Alessandro Borghi in damascato Gucci effetto divano. --© RIPRODUZIONE RISERVATA