Media di 100 multe al giorno per i due nuovi autovelox
SAN DONàMulte per eccesso di velocità a San Donà, un'estate di controlli sulle strade della città. Tanto che il comando della polizia locale prevede di superare i 2 milioni di euro di introiti nelle casse comunali entro la fine dell'anno in corso. Sono stati i nuovi rilevatori di velocità fissi sulla bretella San Donà - Noventa e a Santa Maria di Piave, in direzione Jesolo, quelli che hanno mietuto punti sulla patente e denaro tra gli automobilisti. Una media di 30 al giorno a Passarella di Sopra, dove è in funzione solo in direzione del litorale, e 70 a Santa Maria di Piave, dove invece è in funzione in entrambe le direzioni.Dal primo gennaio di quest'anno, quando sono entrati in funzione i due nuovi sistemi di rilevazione o autovelox, le multe sono state con cadenza quotidiana almeno nel periodo estivo quando aumentano i flussi automobilistici soprattutto verso il lido di Jesolo. Ci sono stati automobilisti multati anche più volte, uno in particolare che con una targa straniera, ma forse residente in zona, si è preso persino beffe della polizia locale sandonatese facendosi fotografare mentre era intento a compiere gesti di scherno dal tettuccio aperto della sua fuoriserie. Dopo le prime polemiche sulla opportunità dell'autovelox lungo le due direttrici stradali, si è acquisita progressivamente la consapevolezza della necessità di effettuare dei controlli lungo strade considerate anche molto pericolose e dove si sono verificati gravi incidenti stradali, anche con esito mortale. Lo stesso sindaco di San Donà, Andrea Cereser, ha più volte evidenziato la necessità di controlli per fare rispettare i limiti di velocità nella rete stradale, anche periferica della città. Il solo modo per evitare gravi incidenti.Nel fine settimana scorso un'altra auto con a bordo due giovani friulani è uscita di strada proprio lungo la bretella poco dopo Passarella di Sopra, fortunatamente senza gravi conseguenze. Chi si è lamentato di più è il Comune di Jesolo, con l'ex sindaco Valerio Zoggia, che aveva sottolineato come l'autovelox di Santa Maria di Piave penalizzasse molto il suo territorio e i flussi estivi di turisti e pendolari verso il litorale. Oltre agli autovelox fissi di Passarelal e Santa Maria di Piave, è in funzione anche il sistema di rilevamento mobile o scout speed, il più temuto dagli automobilisti, quindi i TxRoad, che rilevano ai semafori il transito con il rosso e che stanno terrorizzando chi si trova alla guida non solo a San Donà, in via Eraclea, ma anche a Ceggia e Jesolo con il rischio di inchiodate improvvise ai semafori. Infine, un altro autovelox molto temuto è quello di Musile dopo la frazione di Croce. --Giovanni Cagnassi© RIPRODUZIONE RISERVATA