Salvini insiste su gas e bollette «Subito un tetto o sarà una strage»

Oggi sarà alla Mostra del Cinema per la prima del docufilm "Ghiaccio" prodotto dalla fidanzata Francesca Verdini.Ieri, Matteo Salvini ha fatto una tappa veneziana del suo tour elettorale: nel pomeriggio la presentazione sulla terrazza dell'hotel Carlton di "L'Italia che vogliamo", libro-manifesto di governo della Lega scritto da Giuseppe Valditara e Alessandro Amadori; poi una affollata riunione serale a Mestre, a porte chiuse, con il presidente Zaia e centinaia di amministratori locali della Lega.E come sempre accade in questi giorni di tour elettorale, il leader leghista parla soprattutto di gas, bollette, sanzioni alla Russia. «L'idea sulla guerra quale sarebbe? Noi continuiamo con le sanzioni; tu, ti arrendi, fermi i carri armati, ti ritiri e la smetti di rompere le scatole al mondo?», incalza Salvini, «I primi 6 mesi di sanzioni alla Russia hanno provocato questo effetto? No. È l'unico caso nella storia economica in cui il sanzionato ci guadagna e il sanzionatore ci perde».Dalla terrazza dell'hotel con affaccio sul Canal Grande - «Venezia è la città più bella del mondo, ma non ditelo alla mia fidanzata, che è di Firenze» - Salvini torna a chiedere che il governo fissi un tetto alle bollette e investa 30 miliardi («O saranno 100 domani») per pagare la differenza a famiglie e imprese: «In un mondo normale dovrebbe farlo l'Europa. Ogni ora che passa chiude un negozio o una impresa. O il governo interviene ora o sarà una strage del lavoro». Il leader arriva a ipotizzare che «Di Maio e Letta dicono di no, perché puntano ad attaccare quando saremo al governo: sanno di aver perso le elezioni con 20 punti di svantaggio e pensano: "Siccome abbiamo perso gli rendiamo complicato governare"». E, ancora, «dal 26 settembre Venezia e l'Italia vivranno mesi difficili non per Putin, ma per la crisi energetica. Mettiamo al tetto al prezzo del gas? Piccolissimo problema: quello là può chiudere il rubinetto. Il problema quindi è che l'Europa, come durante il Covid, apra un paracadute che protegga centinaia di migliaia di imprese e milioni di lavoratori». Se gli si fa notare che anche l'alleata Giorgia Meloni dice di "no" a scostamenti di bilancio e difende le sanzioni contro la Russia, Salvini insiste: «Tutti dicono di no, è una brutta solitudine questa. Fermare le bollette non è una battaglia di parte. L'Europa ha imposto sanzioni? Stanno funzionando? Mi pare di no. Andiamo avanti con le sanzioni, ma l'Europa o il governo devono mettere in sicurezza il lavoro».Salvini chiede anche che si vada subito verso il nucleare - «L'energia più green che esiste» - e commenta il "no" di Grillo alle "Olimpiadi del cemento Milano-Cortina": «Se fosse stato per i 5 Stelle, l'Italia sarebbe già senza, perché non avremmo il Tap. Saranno le Olimpiadi più green e le più estese. Se poi uno vuole un'Italia ferma, sceglie i 5 stelle». Poi un accenno alle parole d'ordine di sempre: «L'autonomia è una priorità: è giusto darla a chi la vuole; flat tax estesa; stop alla riforma Fornero».Come andranno le elezioni per la Lega? «Aspettiamo il 25 settembre, con i voti veri». --r.d.r.