«Proteste dentro la Lega? Qualcuno parla a vanvera»

trevisoNegare tutto, negare sempre, anche di fronte all'evidenza. Non ha dismesso i panni dell'avvocato nemmeno al talk show di approfondimento politico, il senatore leghista Andrea Ostellari. Ospite a Ring, programma di Antenna 3 condotto da Ferdinando Avarino, è stato incalzato da Paolo Cagnan, condirettore dei giornali veneti del gruppo Gedi (Mattino di Padova, Nuova di Venezia e Mestre, Tribuna di Treviso e Corriere delle Alpi di Belluno). Ma Ostellari, una delle punte della triade composta da lui Bitonci e Stefani, ha negato anche dinamiche interne al partito ben note a tutti. Non fosse altro per gli sfoghi ripetuti pubblicati anche su questo giornale. Due i temi su cui Ostellari ha cercato di fare da scudo: la difficile convivenza tra Lega e Fratelli d'Italia e la frattura tra la base veneta del partito e la segreteria federale di via Bellerio. «Oggi noi abbiamo un centrodestra nuovo anche nei contenuti», dice il parlamentare e avvocato padovano. L'innesco di questa sua arringa è un rilievo fatto da Cagnan sulle due anime contrastanti che compongono questo centrodestra: il centralismo di Fdi contro il presunto federalismo leghista. «Ma noi abbiamo uno dei temi principali che è l'autonomia» dice Ostellari. «Un tema non solo del Veneto ma che è nel programma dell'intero paese. Noi siamo figli di un percorso referendario che in Veneto ha avuto un risultato straordinario: un patrimonio dei veneti, dei lombardi e anche di altre regioni». Il problema è che i giorni di attesa per l'autonomia chiesta a gran voce dai veneti sono ormai 1779, parte dei quali con la stessa Lega al governo. «Sì, se tu fai un percorso con una persona che percorre la stessa strada ok, ma se qualcuno prova a portarti nel fosso, non ce la fai ad arrivare a meta», ha replicato Ostellari. All'orizzonte c'è l'incubo del sorpasso di Fdi ai danni della Lega, in una regione come il Veneto che è sempre stato un feudo leghista. Inevitabile a quel punto, come ha evidenziato Cagnan, un processo alla Lega salviniana. Del resto, tanti segnali di questi giorni non sono incoraggianti per il Carroccio. Guido Crosetto, emissario di Giorgia Meloni, sta incontrando molti imprenditori della zona. E i militanti leghisti, sulla pagina Facebook del sindaco di Treviso Mario Conte, promettono a Salvini: ci vediamo il 26 settembre. Come dire: vedrai che scherzetto ti facciamo. «È coinvolgente la vostra narrazione» dice Ostellari, rivolto verso i giornali e i giornalisti. «Ma così non è. Avete visto le pubblicità elettorali di Salvini e Zaia insieme? Secondo voi potremmo usare le loro immagini se non fossero entrambi d'accordo? Nella nostra grande famiglia non c'è lo scontro che volete raccontare. Lo dice uno che nella Lega c'è da anni». E gli sfoghi e le proteste dei militanti storici? «C'è qualcuno che parla a vanvera, questo è il problema. E i militanti storici io continuo a vederli ai nostri gazebo». --e. fer. © RIPRODUZIONE RISERVATA