Una bolletta da quasi 6 miliardi «Chiuderanno anche i negozi»

La super-corsa dei prezzi finora è stata trasmessa solo in parte ai consumatori finali. Questo perché nei mesi passati molte aziende hanno assorbito al proprio interno una quota degli aumenti. Adesso sono alle strette. Il quadro potrebbe quindi peggiorare ancora con il rischio di una contrazione dei consumi. A incidere non è solo il caro energia. Di traverso si è messa anche la siccità che ha mandato in tilt le produzioni, per esempio quelle di grano in Canada. «È una "tempesta perfetta" quella che si sta profilando» mette in guardia il presidente di Federdistribuzione, Alberto Frausin. La mazzata vera arriva però dalle bollette. Secondo Marco Pedroni, presidente di Coop Italia, «dal 2019 al 2023 solo per la moderna distribuzione, il costo dell'energia passa da 1, 5 miliardi a quasi 6 miliardi». Vuol dire conti economici in rosso per molte imprese del settore: l'energia pesava un punto e mezzo sulle vendite della distribuzione, nel 2022-23 peserà fino a 5 punti contro un utile netto medio del comparto che non supera 1 punto e mezzo. Secondo Francesco Pugliese, ad di Conad «la situazione è molto grave e rischieremo di vedere molti negozi che chiudono». Confcommercio dà già i numeri: «sono a rischio chiusura 120mila imprese del terziario, da qui al primo semestre 2023, e 370mila posti di lavoro». --© RIPRODUZIONE RISERVATA