«Servono interventi urgenti per evitare il collasso»

l'analisiIn Veneto sono 8 mila le imprese a rischio, 23 mila gli addetti che potrebbero perdere il lavoro. Il motivo? L'aumento esponenziale delle bollette che dai mesi scorsi non lascia dormire imprenditori e dipendenti. Dopo un'estate con i prezzi alle stelle, la preoccupazione è per l'autunno imminente. Confesercenti ha lanciato l'allarme: «Occorre intervenire in maniera urgente e decisa per evitare il collasso», segnala il vicepresidente di Confesercenti Metropolitana di Venezia e Rovigo, Emiliano Biraku.La preoccupazione è che con l'esaurirsi della stagione turistica, le aspettative delle piccole e medie imprese del commercio, del turismo e dei servizi tornino a peggiorare in modo drammatico. Dallo scorso gennaio i prezzi dell'energia sono aumentati in modo drammatico, con variazioni tra il 60 e il 67% per le tre fasce orarie. Niente di buono nemmeno sul fronte del metano, con un incremento del 300%. «È necessario estendere anche alle piccole imprese il credito d'imposta per l'energia elettrica, aumentare le percentuali di credito d'imposta almeno fino al doppio (da 15 a 30 e da 25 a 50 per il gas) e prorogare gli interventi almeno fino al 31 dicembre 2022» continua Biraku. Questa avrebbe dovuto essere l'estate della ripresa per albergatori e ristoratori, in cui tirare un sospiro di sollievo: con la pandemia alle spalle e una ripresa del turismo, avrebbero potuto compensare le perdite pandemiche. E invece. «Il caro bollette ha annullato la ripresa dei flussi turistici» avvisa Confesercenti. Nessun sospiro di sollievo, nessun guadagno. I costi a cui hanno dovuto fare fronte sono stati talmente elevati che un numero considerevole di aziende è a rischio. Dal rapporto di Confesercenti, un terzo delle piccole e medie imprese intervistate valuta di non procedere nella loro attività imprenditoriale. Serve correre ai ripari e farlo in fretta. Biraku sottolinea come «sia necessario mettere in campo interventi paralleli più significativi, di medio periodo ma realizzabili in tempi relativamente brevi, per la diversificazione delle fonti e favorire con un bonus al 110% gli investimenti di chi può rendersi autonomo attraverso la produzione di energia pulita». Anche sul fronte del gas la situazione non è florida. «I nostri associati stanno ricevendo bollette da record, da 6 mila a 14 mila euro. Questa situazione è insostenibile e la politica deve affrontare seriamente questo tema». Con le elezioni prossime ad arrivare, l'auspicio di tutti - cittadini, imprenditori e Confesercenti - è che la politica trovi delle soluzioni per far fronte al rincaro che sta mettendo in ginocchio un paese intero. «Questa situazione è insostenibile e la politica deve affrontare seriamente questo tema. Capisco sia un tema scomodo durante la campagna elettorale, ma devono ascoltare il grido di allarme delle imprese».--Maria Ducoli