Dal bagagliaio spuntano 9,5 kg di coca Arrestata una coppia di quarantenni
Carlo MionUn controllo in autostrada e nel bagagliaio dell'auto gli agenti scoprono i panetti di cocaina. Ben nove chili e mezzo di sostanza stupefacente sequestrati dagli agenti della Polizia stradale di Venezia, nella notte tra martedì e mercoledì. In manette una coppia di quarantenni italiani di origine lombarda. I due stavano rientrando dalle ferie trascorse sulle coste. L'auto è stata fermata per uno dei tanti controlli sulla carreggiata ovest tra Quarto D'Altino e Mestre, lungo quella che un tempo era la Tangenziale. La coppia, quando è stata fermata non ha mostrato i tradizionali "segni di nervosismo". Nonostante questo gli agenti hanno rovistato per bene tra valige e bagagli vari ha trovato i panetti di sostanza stupefacente che al narcotest ha reagito come cocaina. Era divisa in panetti da mezzo chilo ciascuno. Sentito il pm di turno i due sono stati arrestati e portati in carcere rispettivamente la donna alla Giudecca e l'uomo a Santa Maria Maggiore. Sono in attesa dell'interrogatorio di garanzia.L'ennesimo ingente sequestro di sostanza stupefacente a Mestre. È sempre di droga proveniente dai Balcani. A conferma che rotta balcanica è usata dalle organizzazioni criminali per far entrare in Europa droga ed esseri umani. Per il momento non è chiaro a chi è dove la droga doveva finire. È certo che si tratta di un quantitativo che in questo momento solo le organizzazioni criminali albanesi riescono a muovere. A nordest i clan albanesi sono i principali trafficanti di eroina e cocaina, senza dimenticare che a Mestre sono i "datori di lavoro" dei nuovi tunisini arrivati sulla piazza per spacciare.Negli ultimi mesi ci sono stati altri due pesanti sequestri compiuti uno dalla Squadra Mobile e l'altro dalla Guardia di Finanza.A Zelarino, a fine giugno, è stata la Squadra Mobile a fare il colpo grosso. A colpo sicuro ha individuato uno dei principali depositi di droga usati dai clan albanesi non solo per la piazza mestrina ma pure per altri mercati del nordest. Il deposito era stato ricavato in una casa disabitata e spesso utilizzata da un giovane albanese incensurato che aveva la disponibilità delle chiave. All'interno i poliziotti hanno trovato ben 18 chilogrammi di cocaina per un valore di alcuni milioni di euro.La casa, disabitata, era al centro di un continuo via vai di persone diverse, in possesso delle chiavi: la Squadra Mobile ha tenuto la situazione sotto controllo per qualche giorno e poi è intervenuta, arrestando l'uomo considerato il "custode" della casa-deposito. La droga arrivata da poco dall'Albania era destinata in parte anche alla Lombardia, all'Emilia Romagna e naturalmente al resto del Veneto.A metà luglio è stata la Guardia di Finanza a compiere un sequestro notevole. Settanta chili tra hashish, cocaina e marijuana, sono stati sequestrati infatti dagli uomini della Compagnia di Pronto intervento dalla a una coppia albanese, domiciliata in via Carlevaris, zona Castellana, a Mestre e con la disponibilità di un'altra abitazione a Olmo di Martellago. In entrambe le case nascondevano droga. In manette sono finiti Gentian Dobroshi, 35 anni e la moglie Elona Dobroshi, 38 anni.Durante un controllo una pattuglia dei "Baschi verdi" della Compagnia Pronto Impiego, durante dei controlli contro lo "spaccio" nella zona, ha notato che la conducente di una Opel Astra, alla vista dei militari cambiava in maniera repentina il senso di marcia. In pochi minuti i finanzieri hanno bloccato l'auto. A bordo la copia di albanesi poi arrestata. La donna, alla guida, non ha saputo dire perché aveva fatto quella manovra che gli è costata l'arresto. --© RIPRODUZIONE RISERVATA