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l'appello«Caro bollette: urgente per la tenuta sociale, come è stato fatto in pandemia che il Governo decreti d'urgenza l'istituzione di un fondo dedicato per calmierare i costi energetici a favore di imprese e famiglie». L'allarme a mezzo lettera, rivolta al Presidente del Consiglio Mario Draghi, ai ministri di economia, transizione ecologica, infrastrutture, turismo, nonché al presidente della Regione, Luca Zaia, parte dai dieci Comuni turistici della Conferenza dei sindaci della Costa ma investe tutti i Comuni del Veneziano. «La difficoltà per la popolazione e le aziende è oggettiva», scrive la presidente della Conferenza, Roberta Nesto a nome dei colleghi sindaci. «causata non solo dalla complessa congiuntura internazionale ma anche da una forte speculazione a danno di operatori privati e cittadini. Chiediamo che il problema sia affrontano congiuntamente, da Governo e Regione, con una impostazione politica che agevoli misure strutturali».«Ci preoccupa» analizzaRoberta Nesto anche in veste di sindaca di Cavallino Treporti, «la crescente inflazione che erode sempre di più il potere di acquisto di lavoratori e pensionati. Il rischio è un aumento percentuale degli interventi in termini di aiuti sociali, che come Comuni non siamo in grado di sostenere, stante i bilanci di cui disponiamo».La richiesta principale dei sindaci della costa è un finanziamento di un fondo specifico per imprese e cittadini, come durante la pandemia nel 2020 - 2021 quando fu istituito il cosiddetto "Fondone". Inoltre: l'attivazione a livello nazionale di politiche rivolte alla transizione ecologica con l'utilizzo delle fonti rinnovabili, con procedure autorizzative semplificate e accelerate, secondo quanto indicato dalla Direttiva Europea. Infine: promuovere e incentivare e valorizzare come strategia le comunità energetiche. «La protesta appoggiata dal nostro Comune oscurando una parte della città era partita dagli albergatori di Caorle» rincara la dose il sindaco, Marco Sarto. «Ma è un problema condiviso da tutti i Comuni . Che ci facciano investire con regole certe sulle energie rinnovabili».«Capiamo benissimo il disagio per i privati» concorda il sindaco di Jesolo, Christofer De Zotti «visto che stiamo sostenendo come Comune un aumento in bolletta di circa 500 mila euro. Ci arrivano segnalazioni dai cittadini di rincari del 200-300% a parità di erogazione, per cui siamo preoccupati per il prolungamento delle aperture degli esercizi nel periodo invernale». «Sul piano delle famiglie e delle imprese rischiamo il disastro sociale» commenta l'assessore ai servizi sociali del Comune di Venezia, Simone Venturini. «Mentre i Comuni potranno resistere ancora temporaneamente. Sono preoccupato per il vetro di Murano, per la siderurgia, per Porto Marghera, per i piccoli artigiani, ristoranti e pizzerie, che stanno sostenendo costi folli. È evidente che per anni ci siamo illusi che l'energia non fosse un tema da affrontare, oggi Italia ed Europa hanno avuto un risveglio. Si tornino a considerare termovalorizzatori, rigassificatori, oleodotti e gasiere». «Sulle comunità energetiche» aggiunge il sindaco di San Donà Andrea Cereser. «Stiamo attendendo i decreti attuativi che prevedono la possibilità che i comuni vi partecipino. Oltre al fondo per cittadini e imprese, venga affrontato anche il tema degli stessi Comuni che rischiano di andare in default: a San Donà abbiamo compensato i rincari con una variazione di bilancio per 700-800 mila euro». --Francesco Macaluso