Conte rompe con il Pd anche in Sicilia «Troppi impresentabili, corriamo soli»

il retroscenaLuca Monticelli / ROMAAltro che riavvicinamento, Giuseppe Conte rompe con il Partito democratico pure in Sicilia. Se le dichiarazioni di domenica del capo del Movimento - subito ritrattate - avevano rimesso in moto i pontieri del Pd, dopo il messaggio di ieri la rottura tra Conte e Letta sembra irrecuperabile. Alle regionali in Sicilia «il Movimento 5 Stelle correrà da solo, per dare riscatto e dignità a tutta l'isola», annuncia il presidente dei pentastellati sui social. Non proprio un fulmine a ciel sereno, perché la notizia era nell'aria, ma l'effetto è comunque dirompente.«Abbiamo tentato fino all'ultimo di costruire un percorso comune, dal Partito democratico, però, ancora una volta non sono giunte risposte adeguate», sottolinea Conte che accusa «l'insistenza dei democratici a infilare nelle liste esponenti impresentabili. Una posizione che ha messo in imbarazzo anche Caterina Chinnici, che ha chiesto a chi ha procedimenti penali pendenti di restare fuori dalle liste».Il candidato del M5s in Sicilia, dunque, sarà Nuccio Di Paola, l'attuale referente regionale. La risposta del Pd è durissima. Il segretario siciliano Anthony Barbagallo considera «la rocambolesca giravolta di Conte un alto tradimento nei confronti dei siciliani che hanno creduto al fronte progressista». Fonti del Nazareno parlano di «una scelta senza precedenti, un modo per rompere non solo un'intesa politica e degli accordi sottoscritti, ma un impegno assunto con decine di migliaia di elettori alle primarie dello scorso luglio».Intanto, per quel che riguarda le liste nazionali per le elezioni politiche del 25 settembre, la consegna di ieri non ha riservato sorprese. Conte è candidato alla Camera come capolista al proporzionale in quattro regioni diverse: Lombardia, Puglia, Campania e Sicilia. Nel listino blindato dei fedelissimi ci sono Chiara Appendino (numero uno in Piemonte), gli ex magistrati Federico Cafiero de Raho e Roberto Scarpinato, l'architetto Livio De Santoli, il notaio Alfonso Colucci e Sergio Costa, già comandante dei carabinieri e ministro dell'Ambiente.Tra i vicepresidenti M5s ricandidati, Alessandra Todde sarà la capolista in Lombardia e Sardegna. Riccardo Ricciardi in Toscana e Michele Gubitosa in Campania. Mario Turco corre in Puglia e Basilicata. Invece il ministro Stefano Patuanelli in Friuli-Venezia Giulia, Lazio e Campania. Ettore Licheri sarà in Sardegna, Piemonte e Toscana.E' saltata la candidatura della deputata Teresa Manzo in Campania, che aveva ottenuto 708 preferenze alle parlamentarie, risultando la più votata del suo territorio. Manzo è accusata da un attivista grillino, che ha depositato un esposto, di aver votato più volte proprio alle parlamentarie del 16 agosto, attraverso un computer all'interno della sede del Movimento 5 Stelle di Castellammare di Stabia. Manzo respinge le accuse e definisce «non dimostrabile» l'attendibilità di un audio allegato all'esposto. --© RIPRODUZIONE RISERVATA