Sparatoria a Jesolo, un fermato a Parigi l'uomo era in attesa di volare in Tunisia
+Giovanni Cagnassi / JESOLOLo hanno bloccato all' aeroporto internazionale di Orly a Parigi mentre si stava già imbarcando su un volo per la Tunisia. È stato fermato dalla polizia francese, in costante contatto con quella italiana e veneziana in particolare, il tunisino che ha sparato a un connazionale nel locale Crazy Cocktails di Jesolo lido il 27 luglio scorso.Lo stavano controllando attraverso le intercettazioni telefoniche incrociate tra Italia e Francia. Hanno sentito che stava parlando con un amico e gli comunicava la prossima partenza, una fuga verso il suo paese natale sperando così di sfuggire alle ricerche.Saputa con precisione la data della partenza la scorsa notte, gli agenti della polizia francese lo hanno aspettato in aeroporto senza destare sospetti.Una operazione di polizia perfettamente orchestrata. Il personale era in abiti civili e si è mescolato alla folla in partenza da Orly in attesa dei voli internazionali.Una volta individuato il tunisino si sono avvicinati accerchiandolo con estrema attenzione. A quel punto sono entrati in azione e lo hanno fermato.L'uomo non ha opposto resistenza: gli agenti lo hanno quindi portato nel posto di polizia dello scalo parigino per tutte le procedure previste e per l'esatta identificazione. Un' operazione di pochi secondi senza che quasi nessuno se ne accorgesse.Durante tutta l'operazione la polizia francese è sempre stata in contatto con quella italiana e precisamente con la Questura di Venezia.Nei suoi confronti era stato spiccato un mandato di cattura internazionale per tentato omicidio. Sembra fosse fuggito subito da Jesolo per riparare in Francia dove ha dei parenti. Ma aveva sempre mantenuto i contatti con un amico nella zona, a quanto pare rimasto sul litorale tra Jesolo e Cavallino Treporti. E proprio le chiamate a questo amico lo hanno incastrato poco prima della partenza. Arrivato in Francia, probabilmente in auto, aveva pianificato in un secondo tempo la fuga in Tunisia credendo di far perdere le tracce dopo tutte queste settimane trascorse dalla sparatoria.Non immaginava di avere la polizia italiana e francese alle calcagna. Il tunisino era stato protagonista della spietata sparatoria al Crazy Cocktails di via Verdi. Era entrato intorno a mezzanotte con una pistola calibro 20 e sparato almeno due colpi centrando un connazionale salvo per miracolo e con un polmone forato. L'altro tunisino che si trovava nel locale era fuggito dileguandosi. Pare che si trattasse di un regolamento di conti nel mondo dello spaccio sul litorale. L'autore aveva anche un fratello nella zona di Cavallino Treporti. Secondo le prime indagini, aveva deciso di sparare al connazionale perché aveva messo nei guai un suo amico poi finito in carcere. Tutti particolari che verranno chiariti adesso che potrà essere sentito dalla polizia in un interrogatorio in Francia, prima della estradizione. --© RIPRODUZIONE RISERVATA