«Con il presidenzialismo Mattarella dovrà lasciare» Berlusconi nella bufera
il casoFederico Capurso / romaNon è mai stato facile stare al passo di Silvio Berlusconi in campagna elettorale. Non lo è nemmeno oggi. Il Cavaliere spiazza tutti, persino i suoi alleati: «Il presidenzialismo spero si faccia brevemente», dice intervistato da Radio Capital ieri mattina, rinverdendo la proposta di riforma costituzionale che avanza dal 1995. E quando entrerà in vigore, aggiunge, «penso che sarebbero necessarie le dimissioni del presidente Mattarella per andare ad elezione diretta del nuovo presidente». Magari, potrebbe riprovarci proprio lui: «Mah, restiamo alle cose attuali», si schermisce il leader di Forza Italia. Così, in mezzo minuto, Berlusconi riesce a tornare al centro della campagna elettorale. Tutti i riflettori sono di nuovo puntati su di lui. Gli alleati di Fratelli d'Italia sono sgomenti, mentre si sollevano gli strali degli avversari, dai partiti di centro fino all'estrema sinistra, per la prima volta miracolosamente uniti, non contro Giorgia Meloni, ma contro l'ex premier. Come è sempre stato negli ultimi trent'anni. Enrico Letta prende il testimone dai precedenti segretari del Pd e sferza: «Il fatto che la campagna elettorale della destra inizi con l'attacco a Mattarella dimostra che è pericolosa. Berlusconi ha fatto cadere Draghi, ora cerca di far cadere Mattarella». Lo seguono gli ex alleati del defunto campo largo. Per il leader del M5S, Giuseppe Conte, le parole di Berlusconi fanno parte di un piano ben preciso: «Giorgia Meloni premier, Matteo Salvini vicepremier e ministro dell'Interno, Silvio Berlusconi primo presidente della nuova Repubblica presidenziale, dopo avere ottenuto le dimissioni di Sergio Mattarella». Per il centrodestra è la descrizione di un sogno. Per Conte, invece, un incubo: «Non permetteremo che le istituzioni siano piegate alle fameliche logiche spartitorie delle forze di destra», tuona. Per il ministro Stefano Patuanelli, «Berlusconi è poco lucido». È della stessa idea Carlo Calenda: «Dopo aver cacciato Draghi adesso anche Mattarella. Non credo che Berlusconi sia più in sé». Si aggiunge al coro di reprimenda Luigi Di Maio: «Berlusconi vuole il presidenzialismo per buttare giù Mattarella. Non c'è nulla di moderato in tutto questo. È inquietante».Forza Italia è nella bufera. Berlusconi si difende: «Ho solo detto una cosa ovvia e scontata, e cioè che, una volta approvata la riforma costituzionale sul presidenzialismo, prima di procedere all'elezione diretta del nuovo Capo dello Stato, sarebbero necessarie le dimissioni di Mattarella che potrebbe peraltro essere eletto di nuovo». Una semplice spiegazione procedurale, insomma. «Come si possa scambiare tutto questo per un "attacco a Mattarella" rimane un mistero. O forse - sottolinea - si può spiegare con la malafede di chi mi attribuisce un'intenzione che non è mai stata la mia». Letta non è affatto convinto della spiegazione offerta. «Ha chiaramente detto "Mattarella te ne devi andare"», ripete. Forza Italia fa quadrato attorno al leader, gli altri leghisti minimizzano. Il senatore Roberto Calderoli ne fa una questione tecnica. Ricorda che quando è stata approvata la riforma del taglio dei parlamentari, «non abbiamo chiesto di sciogliere immediatamente Camera e Senato». Atmosfera tesa in casa del centrodestra. Salvini incontra Berlusconi nel pomeriggio, ma è Giorgia Meloni l'alleata livida di rabbia. La leader di Fdi resta in silenzio. È convinta che tutto il suo lavoro di accreditamento nelle cancellerie straniere sia appena stato minato alle fondamenta. Che si sia offerto un assist alla sinistra per rilanciare «l'allarme democratico con le destre al governo». Resta il sospetto, poi, che non ci sia nulla di casuale: «Una vecchia volpe come Berlusconi che scivola così in campagna elettorale? Non ci credo nemmeno un po'», mastica amaro uno dei parlamentari più vicini a Meloni. D'altronde, nemmeno il Cavaliere esclude una sua candidatura al Quirinale dopo le ipotizzate dimissioni di Mattarella: «Parliamo di cose attuali. Il futuro è nelle braccia degli dei». --© RIPRODUZIONE RISERVATA