Zaytsev, la nazionale alza il muro Il ct lo porta in ritiro e poi lo taglia

La polemicaAngelo Di MarinoUna porta in faccia. Deve essere stata più o meno questa la sensazione vissuta l'altra sera a Cavalese da Ivan Zaytsev, il numero 9 della pallavolo italiana, tagliato dal commissario tecnico Fefè De Giorgi alla vigilia dei Mondiali. Lo "Zar" lascia così la Nazionale dopo aver conquistato con la maglia azzurra, indossata per la prima volta nel 2008, l'anno in cui divenne cittadino italiano, un bronzo e un argento alle Olimpiadi del 2012 (Londra) e del 2016 (Rio de Janeiro), oltre a tre medaglie agli Europei (argento nel 2011 e 2013, bronzo nel 2015). Poi lo stop dopo le fallimentari Olimpiadi di Tokyo e l'intervento al ginocchio. Adesso, a quasi 34 anni, l'addio che fa più male. E dire che proprio il commissario tecnico De Giorgi, anticipandolo in una intervista a La Stampa all'indomani del successo agli Europei 2021, gli aveva riaperto le porte della Nazionale. Gli serviva esperienza, anche se gli opposti da far giocare ce li ha già. Arriva la Nations League dove l'Italia parte a razzo e poi si spegne, finendo fuori dal podio e con due brutte partite. È proprio Zaytsev a metterci la faccia, tra gli altri, dicendo che era stata proprio una figuraccia. Ma il giocattolo ormai si era rotto. Il feeling, forse mai sbocciato con De Giorgi e una parte del team, e la carta d'identità hanno fatto il resto: «Ho comunicato all'atleta che non avrebbe fatto parte della rosa dei 14 per il Mondiale. Al fine di evitare qualsiasi tipo di speculazione, sottolineo che l'atleta ha sempre tenuto una condotta esemplare». Sono le parole di De Giorgi affidate a una nota della Federvolley. Singolare l'ultimo paragrafo: come dire che, in fondo, lo Zar è un bravo ragazzo. --© RIPRODUZIONE RISERVATA