Sparatoria nel locale davanti ai clienti spacciatore 30enne in Rianimazione

Giovanni Cagnassi / JESOLOUn regolamento di conti con la pistola puntata ad altezza uomo e due spari in un pubblico esercizio di via Verdi. Ora Jesolo vive l'incubo della criminalità più pericolosa e spietata. Martedì alle 23.30 un uomo è entrato con in mano una pistola nel locale Crazy Cocktails di via Verdi, a due passi da piazza Marina, verso il lido ovest, e ha esploso due colpi con l'arma di piccolo calibro che hanno centrato la vittima designata: uno spacciatore tunisino, conosciuto alle forze di polizia, che stava bevendo con un connazionale seduti a un tavolino. Adesso l'uomo, un trentenne che martedì era privo di documenti, lotta tra la vita e la morte, piantonato dalla polizia all'ospedale dell'Angelo di Mestre. Sono tutti tunisini, spacciatori noti nella zona, le persone coinvolte nel regolamento di conti. Il locale in quel momento era pieno di gente, subito fuggita disperata, gridando per la paura di essere coinvolta nella sparatoria in corso, fortunatamente conclusa senza altri feriti. Il fragore degli spari si è udito distintamente a diversi metri di distanza, esplodendo e sibilando in contrasto con la musica ancora alta nel locale. Hanno centrato l'obiettivo. La vittima si è accasciata, mentre il suo amico ha osservato impietrito la scena ed è stato risparmiato. I clienti del locale hanno iniziato a scappare, in preda al panico. Nella concitazione della fuga sono volate in aria sedie e tavolini, spezzate le catene che contornavano gli ingressi. La gente è stata colta dal panico quando ha capito cosa stesse succedendo, cercando di mettersi per prima cosa al riparo da eventuali altri colpi. Anche i gestori si sono gettati a terra per proteggersi subito dopo la sparatoria. Gli avventori si sono nascosti addirittura dietro e sotto le auto parcheggiate tra via Verdi e via Mascagni, da un po' di tempo crocevia dello spaccio di droga al lido di Jesolo. Nel frattempo la vittima si è trascinata all'esterno del locale e così anche il suo amico che si è dileguato facendo perdere le tracce. L'aggressore è a sua volta fuggito lungo le strade di accesso all'isola pedonale, disperdendosi tra la folla ancora priva di orientamento sulla passeggiata. I titolari e altri testimoni hanno chiamato le forze di polizia. Sul posto, gli agenti del commissariato, i carabinieri, la polizia locale con una pattuglia. Il ferito, seppure grave, è riuscito ad allontanarsi zoppicando fino a via Buonarroti, che si collega poi a via Roma destra, ma la polizia lo ha individuato poco dopo, sanguinante. Non si reggeva quasi più. È stato trasportato d'urgenza in ambulanza all'ospedale di Jesolo, poi trasferito nel cuore della notte con l'elicottero del Suem all'ospedale di Mestre con un polmone perforato e una lesione importante alla milza. La prognosi è riservata ed è piantonato dagli agenti davanti alla stanza in cui è ricoverato in gravissime condizioni. Sarà interrogato appena riprenderà conoscenza, per poter ricostruire quanto accaduto. --© RIPRODUZIONE RISERVATA