«Sembravano petardi la gente si nascondeva»
JESOLO«Ho visto la gente che si nascondeva dietro le macchine, erano tutti spaventati, anche se inizialmente si pensava allo scoppio dei petardi». Bruno Tonon è titolare di una profumeria davanti al locale della sparatoria.«La polizia è arrivata poco dopo» continua, «La gente si gettava a terra, aveva paura, anche all'hotel Amalfi. Chi ha sparato non arriva da piazza Mazzini. Da anni si vedono in giro persone sospette che da diverso tempo vanno su e giù in questa zona».Giancarlo Niero, titolare del ristorante l'Alternativa, è preoccupato: «Sono situazioni estreme, ma conseguenza di qualcosa che parte da lontano. Qui tutti siamo in apprensione».Dal terrazzo della sua abitazione, Andrea, in vacanza a Jesolo, si è affacciato sulla passeggiata: «Ho sentito il sibilo degli spari e non ho subito capito cosa fosse successo. Mi sono sporto dalla terrazza dell'appartamento e ho visto la gente che scappava ovunque. Allora è mi sono chiuso in casa». Corrado, anche lui in vacanza dal Friuli, è perplesso. «Quanto avvenuto la scorsa notte è inaccettabile» commenta «Jesolo è una città ha bisogno di un commissariato che sia strutturato per fare indagini serie, con personale specializzato e nel numero necessario per una vera azione di intelligence che impedisca a questa criminalità di radicarsi».Senza parole il titolare della tabaccheria la Gioconda Riccardo Ferrazzo: «Mai abbiamo assistito a simili scene da Far West». -- g.ca.