«La sanità va ripensata servono gli Stati generali»
DOLO«Apriamo gli stati generali della sanità di riviera e miranese mettendo al centro la salute dei cittadini. Vanno garantiti i servizi di prossimità». A chiederlo è la Cgil con Daniele Giordano Daniele Tronco e Marco Busato dopo le prese di posizione del presidente del Veneto Luca Zaia alla presentazione del Pronto Soccorso di Dolo in cui è stata sottolineata la necessità di specializzare gli ospedali di Dolo e Mirano senza creare doppioni: «Sono anni che come sindacato» spiega la Cgil «chiediamo un confronto sui "doppioni" nei servizi e rivendichiamo una seria revisione della spesa per evitare gli sprechi in sanità, ed ora siamo contenti che anche il presidente Zaia sia arrivato a questa conclusione. Come Cgil ribadiamo che serve l'apertura degli stati generali della sanità veneziana per imbastire un confronto con i portatori di interesse quali cittadini, forze sociali, associazioni che in quel territorio ci vivono. Non basta dire alla popolazione dell'area Dolo-Mirano-Noale che "bisogna abbandonare il vetusto concetto di difesa degli ospedali legato al numero dei posti letto bisognerebbe spiegare bene cosa significa"». Ma non solo. «Il ripensamento della sanità della Riviera e del Miranese deve garantire i servizi di prossimità» sottolineano i sindacati «facendo decollare l'assistenza territoriale con un forte patto tra medicina di base e servizi sanitari-socio-sanitari e sociali. Va assegnato personale e risorse ai distretti e ai consultori, all'Adi, attivando gli Ospedali di Comunità, le Urt e gli Hospice, i posti letto della riabilitazione, una forte sinergia con i centri di servizio dell'area. Questo territorio paga la mancata applicazione della programmazione, tanti annunci rimasti sulla carta. Perfino il Pronto Soccorso, appena inaugurato, ci ha messo 10 anni ad aprire i battenti». Da qui le richieste: «Come Sindacato siamo pronti a discutere» sottolinea la Cgil «ma poniamo due condizioni imprescindibili: il ripensamento della sanità della Riviera e del Miranese non si fa per dirottare cittadini verso Padova o verso l'ospedale Hub(Mestre), i processi di ripensamento e innovazione devono riguardare l'intera Usl 3 Serenissima perché altrimenti ogni scelta rappresenterebbe un depotenziamento di questa area». Nei giorni scorsi il presidente della Conferenza dei sindaci dell'Usl 3 Andrea Martellato ha ribadito che il punto nascite e di fatto l'area materno infantile non tornerà a Dolo. In merito a queste posizioni arrivano gli attacchi del Comitato Bruno Marcato, che da anni si interessa ai problemi dell'ospedale di Dolo: «Martellato» spiega il comitato in una nota «finita la campagna elettorale a Mira e prima di iniziare la prossima, spunta per annunciare che Zaia ha ragione se continua lo spostamento dei reparti da Dolo a Mirano ed aggiunge che se questi reparti ritornassero da dove sono partiti, diventerebbero "doppioni" di quelli che invece Mirano non vuole lasciare partire. Da 15 anni, in Riviera non ci sono diritti e i cittadini vengono considerati solo dei campanilisti». La lista il "Ponte di Dolo" ne chiede infine la rimozione da presidente della Conferenza dei sindaci dell'Usl 3. --Alessandro Abbadir© RIPRODUZIONE RISERVATA