Il Questore: «È un episodio isolato indagini in corso per fare chiarezza»
jesoloEra marzo di quest'anno quando il questore di Venezia, Maurizio Masciopinto, inaugurava insieme al sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia, una stanza d'ascolto dedicata alle vittime vulnerabili. Ordine pubblico e prevenzione, queste le maggiori preoccupazioni espresse all'epoca, con notevole anticipo sull'estate in vista e forti dell'esperienza degli anni passati. Preoccupazione che si è trasformata in drammatica realtà, come testimoniano i recenti fatti di cronaca. «Questi episodi, sui quali adesso stiamo cercando di indagare e di fare luce, che mettono in crisi sotto l'aspetto della percezione della sicurezza. Ma si tratta di episodi isolati». Oggi, a distanza di più di quattro mesi da quell'inaugurazione, il questore Maurizio Masciopinto è ancora convinto che il presidio del territorio e la presenza delle forze dell'ordine abbiano prodotto risultati importanti. Almeno in termini di percezione da parte della cittadinanza. E tuttavia, le orde di giovani senza controllo, le risse, lo spaccio e le violenze sono fenomeni che ancora sono impressi nella mente dei cittadini e degli operatori. Ecco perché le forze di polizia non si sono fatte trovare impreparate e anche il Comune è subito corso ai ripari con la polizia locale e i presidi, i controlli serrati sulle strade, il coordinamento con i servizi sociali e l'Usl 4.Questore, l'episodio in via Verdi riaccende l'allarme sicurezza a Jesolo. Cosa siete riusciti a capire di questo regolamento di conti?«Sull'episodio specifico non voglio esprimermi, ci sono delle indagini in corso e ci sarà tempo per riflettere su quanto capitato. Dico però che fino ad ora abbiamo ottenuto risultati importanti anche grazie alla sensibilità del neosindaco, con cui stiamo lavorando in grande sinergia. Poi succedono questi episodi su cui ora faremo luce che magari mettono in crisi sotto l'aspetto del concetto generale di sicurezza, ma chiaramente sono episodi isolati che vanno a gravare la percezione di sicurezza. Ma proprio in questi giorni stavamo verificando che quanto avevamo messo in campo, in collaborazione con i rappresentanti del territorio, stava dando i risultati sperati». Ogni anno il problema sembra tornare. Come sta procedendo il contrasto ai fenomeni dello spaccio nelle piazze della movida?«In queste ore stavamo per fare una ulteriore serie di iniziative in cantiere e che stavano per partire. Chiaramente questi episodi creano allarme ma ora cercheremo di capire meglio di che si tratta anche con l'obiettivo di inquadrarla al meglio in modo tale da poter rispondere in maniera adeguata anche per il futuro». A inizio luglio il Comune in accordo con il Prefetto aveva scelto la linea dura, nei weekend, con una specie di coprifuoco. Accessi chiusi alla spiaggia, serrande abbassate per i chioschi dalle 22 e per i minimarket dalla mezzanotte. Quindi dal vostro punto di vista quanto è stato fatto è sufficiente e il presidio del territorio sta dando i suoi frutti?«È sotto gli occhi di tutti che i risultati stanno maturando in maniera positiva. Ma la cosa fondamentale adesso è cercare di capire in maniera chiara quello che è successo». --eugenio pendolini© RIPRODUZIONE RISERVATA