Il Nuovo Express resta un rifugio Porte aperte nell'ex albergo

il casoPer il lido ovest di Jesolo è una persecuzione, la fonte di tutti o molti dei mali. L'ex hotel Nuovo Express di via Gorizia è in linea d'aria poco distante dal locale in cui si è consumata la sparatoria martedì notte. Nonostante sia stato transennato e ben recintato, molti sostengono sia ancora frequentato da balordi che vi trovano ricovero nella notte. Sarà oggetto di una variante urbanistica che prevede residence e villaggi turistici, ma intanto è stato devastato da tre incendi e all'interno è stata rinvenuta ancora refurtiva, soprattutto bici rubate e i segni di bivacchi di senzatetto. Chi ha sparato al Crazy Cocktails e anche la vittima con il suo amico sono pusher noti alle forze di polizia, probabilmente non hanno a che fare con l'ex hotel dismesso, ma il problema di queste dimore improvvisate in strutture chiuse, al lido è molto diffuso. «Se non dimoravano lì, è probabile in qualche altro palazzo o edificio dismesso» dice Martino Sacilotto, jesolano bene informato sulla microcriminalità che alligna al lido essendo anche una guardia giurata, «La scorsa notte c'è stato un incendio sospetto nella zona di via Buonarroti. Forse era una baracca in cui dormivano dei balordi. E comunque al lido di Jesolo è pieno di edifici e hotel dismessi che servono da riparo a migranti senza documenti, che poi diventano spacciatori e riforniscono i tanti clienti che arrivano sul litorale soprattutto nel fine settimana e in generale un po' tutte le notti in piena stagione». --g. ca. © RIPRODUZIONE RISERVATA