Possiamo tutti fare qualcosa per limitare l'uso di energia

Il caldo soffocante e continuo di queste settimane, le "bombe d'acqua", le tragedie come quelle della Marmolada dovrebbero farci comprendere la necessità di molte e importanti modifiche dei comportamenti, sia collettivi che individuali, riguardo alla produzione e all'uso dell'energia.Iniziamo dai comportamenti collettivi. Solo abbattendo rapidamente le emissioni di gas serra (specialmente CO2) possiamo sperare di arrestare e poi di invertire il surriscaldamento del pianeta. L'impennata del prezzo di petrolio e gas ha avuto il pregio di spingere il Governo italiano ad accelerare le concessioni per nuove centrali eoliche e solari, mentre l'Unione Europea ha coraggiosamente deciso di abbandonare nel giro di pochi anni le auto a motore endotermico, passando alla mobilità elettrica. Nel contempo, dobbiamo mettere in atto strategie di mitigazione, ad esempio cercando di ridurre la quantità di acqua e di energia per le produzioni agricole. Sono cambiamenti enormi, che vanno guidati in modo da non penalizzare i più poveri. Tuttavia, se non li faremo, verremo penalizzati tutti, e saranno proprio i più poveri a pagare il prezzo maggiore. Inoltre, queste misure dovrebbero avere un respiro europeo e mondiale, attraverso protocolli vincolanti per tutti gli Stati, tipo gli accordi di Kyoto e di Parigi.Vi sono però anche cambiamenti quasi simbolici, certo non in grado di risolvere il problema dei gas serra, ma che avrebbero il pregio di accrescere la consapevolezza del problema, grazie alle modifiche di alcuni diffusi comportamenti individuali. Faccio solo due esempi, fra i molti possibili.Non vedo la necessità che in molti contesti - come le banche, alcuni tipi di ufficio, ma anche le riunioni degli organi politici e amministrativi, inclusi Camera e Senato - gli uomini debbano necessariamente vestire in giacca e spesso cravatta, indumenti sopportabili, a queste temperature e a questo grado di umidità, solo con l'aria condizionata tenuta "a manetta". Questa modifica collettiva del dressing code permetterebbe di tenere temperature più elevate negli ambienti chiusi, risparmiando energia. Altri risparmi energetici potrebbero derivare dalla chiusura delle porte di molti negozi, che adottano il sistema di iniettare aria fredda sulla luce delle porte aperte. Questa tecnica può essere giustificabile se c'è un continuo via vai di clienti, ma porta a sprechi di energia - rispetto al tenere la porta chiusa - se entra solo un cliente ogni tanto. Entrambi questi esempi riguardano comportamenti individuali, che possono però venire incoraggiati dall'adozione di regole pubbliche collettive.La lotta ai cambiamenti climatici può essere vinta solo abbandonando le fonti energetiche fossili, adottando nel contempo misure di mitigazione collettive e individuali. Con le elezioni che si avvicinano, mettiamo questo tema al centro, valutando le proposte dei partiti anche (e specialmente) su questi temi, cruciali per il futuro nostro e dei nostri figli. --© RIPRODUZIONE RISERVATA