La porracchia infesta i canali il Novissimo sembra un prato
MIRANovissimo, Naviglio, Taglio e Idrovia invasi dalla porracchia, pianta infestante che in questi giorni ha trasformato la superficie dei canali della Riviera in veri e propri stagni, provocando la morte di moltissimi pesci per anossia, cioè per la mancanza di ossigeno. Si tratta di un fenomeno provocato dallo scarso ricambio d'acqua e dal gran caldo. La porracchia in assenza di corrente cresce a dismisura. Centinaia di pesci morti con la consueta puzza che emanano le carcasse sono stati segnalati alle chiuse di Mira Porte, di Malcontenta vicino al canale Scolmatore ed a Moranzani.La soluzione? Per Leonardo Filesi, professore di Biologia all'Iuav, la pianta potrebbe essere raccolta ciclicamente e utilizzata per la lavorazione di fertilizzanti agricoli. «La situazione», spiegano diversi operatori turistici e residenti a Mira, «è fuori controllo. Ora non si tratta più solo di canali in secca, ma di porre rimedio da parte del Genio civile alla presenza dell'alga infestante che da ormai una decina d'anni, partendo dal canale Taglio, si è diffusa sul Naviglio, sul Novissimo e adesso addirittura sulle profonde acque dell'Idrovia». La vista alle conche di Porto Menai è quella di un simil prato giallo: si tratta invece della porracchia che copre la superficie dell'acqua. La pianta sottrae ossigeno, rendendo l'habitat invivibile per i pesci. Da qui le continue morìe di questi giorni. «Questa pianta», spiega il professor Filesi, «potrebbe diventare utile se raccolta. Per le sue proprietà, infatti, si potrebbe utilizzare come parte di un processo per la realizzazione di fertilizzanti agricoli». Sarebbe però necessario raccoglierla di anno in anno o anche più volte perché è molto infestante. Perché attecchisca basta solo un rametto. --Alessandro Abbadir © RIPRODUZIONE RISERVATA