Il Sociale a corto di personale cancellati i soggiorni climatici
CHIOGGIA Soggiorni climatici per anziani tagliati perché mancano i dipendenti che istruiscano le pratiche. Il settore Sociale del Comune di Chioggia registra da tempo un pesante calo di organico che rischia di rallentare tutte le attività a favore di anziani, minori e famiglie in difficoltà, andando a innescare possibili "bombe sociali". In servizio, al momento solo due assistenti sociali e mezzo, a fronte della necessità di almeno altre quattro unità. Per il 2023 il sindaco Mauro Armelao annuncia assunzioni e mobilità per potenziare un settore ritenuto strategico. A rendere pubblica la notizia del taglio ai soggiorni in montagna per anziani è stato il capogruppo del Partito Democratico Lucio Tiozzo. «Storicamente», spiega, «l'amministrazione comunale ha sempre organizzato per i nostri anziani i soggiorni climatici che negli ultimi due anni sono saltati a causa del Covid. Tuttavia si trattava di una tradizione importante per i nostri anziani che avevano la possibilità di socializzare, passando qualche giorno assieme nelle località montane. Per la prima volta da quando è stata istituita questa attività, invece, i soggiorni non verranno fatti per incapacità organizzativa dell'amministrazione. Non si tratta di un problema di costi perché i 90-100 mila euro che servono sono per la quasi totalità sostenuti dagli anziani che compartecipano alla spesa. Siamo dunque di fronte a una scelta di tipo organizzativo, quindi di tipo politico». In realtà alla base della decisione vi è proprio la carenza di organico del settore. «Certo il Covid ha complicato l'organizzazione dei soggiorni per i protocolli di sicurezza da applicare negli spazi comuni e nelle camere», spiega l'assessore al Sociale Sandro Marangon, «ma abbiamo fatto questa scelta soprattutto perché non abbiamo materialmente il personale che possa accogliere e istruire le pratiche. Questa è la realtà dei nostri uffici. Cerchiamo di operare al meglio, ma siamo pesantemente sotto organico. La normativa prevede una assistente sociale ogni 6.500 abitanti. Ne abbiamo in servizio due e mezzo, ne servirebbero almeno altri quattro». Ancor più esplicito il sindaco. «Non è bello scaricare le colpe su chi c'era prima, ma quando siamo arrivati, al Sociale abbiamo trovato una situazione drammatica», spiega Mauro Armelao, «Questo va detto in modo chiaro. Non riusciamo a dare alla cittadinanza le risposte che vorremmo perché non abbiamo il personale sufficiente. L'ufficio è stato lasciato in una sorta di abbandono. Invece si tratta di un servizio fondamentale per una buona amministrazione perché se funziona si vanno a disinnescare le potenziali bombe sociali. Per il Sociale passano i progetti per minori, anziani, famiglie in difficoltà, settore casa e molto altro. Oggi ci reggiamo sulla buona volontà dei pochi dipendenti che abbiamo in servizio. Mi auguro nuove prospettive per il 2023 con nuove assunzioni, tanto che per questo ho rinunciato a due vigili dei cinque previsti, oltre che con mobilità». --Elisabetta B. Anzoletti © RIPRODUZIONE RISERVATA