In perizoma in via Bafile sul sellino della bicicletta È polemica sul decoro

JESOLOPerizoma in vista, si riaccende la polemica sul "dress code" al di fuori della spiaggia. Una dibattito puntuale per Jesolo e quest'anno anche per Caorle, che ha già annunciato la linea dura. Una giovane in piedi sul portapacchi di una biciletta lungo la pista ciclabile di via Bafile ha attirato l'attenzione di tanti virgulti non tanto per la situazione precaria e pericolosa sul velocipede, quando per la mise, con le terga in bella vista sotto la maglietta troppo corta. I commenti si sono sprecati, tra fischi ed esortazioni da stadio. E tante foto scattate al volo per immortalare quella visione di bellezza discinta. Il sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia, non è d'accordo su questa lascivia nel vestire e inclinazione alla licenziosità: «Possiamo comprendere questi costumi in spiaggia, ma non di certo in città. Oggi come oggi sono ben più gravi i fenomeni quali risse e violenze che purtroppo stanno esplodendo in città, ma anche questa tendenza relativa all'abbigliamento indecoroso deve essere fermata. Non credo sia necessario intervenire con sanzioni, ma con una certa sensibilizzazione». Le categorie sono quasi tutte sulla stessa linea, che non è necessariamente quella dura. «Io sono abbastanza libero e aperto di mentalità», premette il presidente di Confcommercio, Angelo Faloppa, «ma un minimo decoro ci vuole. Come non è bello vedere i ragazzi bere alcolici dalle bottiglie lungo le strade o nelle piazze non è bello vedere esibizionisti in una città di tutti. Indossare un pareo non è la fine del mondo per queste ragazze». Anche gli albergatori la pensano allo stesso modo. «Si può ricorrere a metodi più elastici», dice Alberto Maschio, presidente dell'Aja, «non servono sempre divieti, basta l'informazione e l'invito al decoro con una giusta comunicazione». Roberto Dal Cin, per Confapi, ha una visione più conservatrice: «Dobbiamo sanzionare, ne va dell'immagine della località turistica che è una città e non solo una spiaggia. Non possiamo tollerare certe cose in ambienti pubblici, dove ci sono famiglie e bambini. Bisogna intervenire se il caso anche con delle sanzioni». --Giovanni Cagnassi