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l'analisiNatascia Rocchi è la sola candidata donna ad aver vinto le elezioni amministrative del 12 giugno in provincia di Venezia. Su nove Comuni al voto, le aspiranti sindache erano solo quattro su 26 candidati. Un risultato, quello di Rocchi, rafforzato dal fatto che per lei c'è stato un vero plebiscito. Con il 69,77% delle preferenze ha battuto un traguardo che sembrava difficile da raggiungere, ossia il 64,1% che ottenne Nicola Fragomeni nel 2017. "capite LE COMPETENZE DELLE DONNE" Rocchi sostiene che la vittoria del suo gruppo abbia origini lontane. «Abbiamo lavorato cinque anni per arrivare a implementare il numero delle candidate femminili nelle nostre liste», dice la neo prima cittadina, «Ma soprattutto abbiamo lavorato assiduamente ai servizi sociali promuovendo incontri, eventi, spettacoli teatrali e numerose iniziative per sensibilizzare la popolazione contro la violenza sulle donne. Siamo ancora lontani dal raggiungere la parità di genere, ma questo lo si può fare solo dimostrando che ci sono donne che sanno lavorare bene».Natascia Rocchi, avvocato classe 1967, ha ottenuto l'elezione dopo aver ricoperto il ruolo di assessore ai Servizi sociali. «Probabilmente la mia "notorietà" è arrivata per essermi messa a disposizione della cittadinanza nell'assessorato che avevo l'onore di ricoprire. Credo che questo mi abbia permesso di aver ottenuto consenso da parte dell'elettorato femminile». Tra le novità in chiave rosa, la ventiduenne Aurora Marchioro ha raccolto ben 249 preferenze. Per lei inizierà la nuova avventura in municipio dopo essere già stata candidata alle regionali, coordinatrice provinciale di Italia Viva, laureata in Lettere ed ora impegnata nel completamento del corso di laurea magistrale in Filologia moderna. «Avere donne e giovani e competenti è un orgoglio», spiega Rocchi, «perché vengono premiate le competenze. Tutte le donne che si trovavano nelle quattro liste che appoggiavano la mia candidatura sono grandi professioniste nei rispettivi settore. La gente lo ha percepito e il voto lo ha dimostrato, anche perché tra noi abbiamo dimostrato energia ed empatia». EXPLOIT CORAGGIO ITALIA Coraggio Italia/Generazioni per crescere ha ottenuto ben 2.750 voti, pari al 41,01% delle preferenze. «Fragomeni da tanti mesi sta lavorando con Brugnaro», dice Rocchi, «tessendo relazioni con la Città metropolitana per il nostro territorio. La chiave di svolta è stata la grande manifestazione che abbiamo fatto a villa Farsetti nel mese di dicembre a favore dei lavoratori della Speedline. Credo che quello sia stato un momento cruciale per consolidare l'alleanza, rafforzare il collegamento con il territorio e con i residenti. C'è stata una politica del fare che ha pagato».la SFIDUCIA NEL VOTOCome in tutta Italia, la percentuale dei votanti è diminuita anche a livello locale. Nella sola Santa Maria di Sala l'affluenza è passata dal 67,5% al 50,61% in dieci anni. «Ho visto che anche in altri Comuni i candidati sono passati al primo turno, ma non con percentuali così elevate», commenta Rocchi, «Rimane la delusione generale per le poche persone che si sono recate a votare perché hanno perso una grande opportunità. Questo sarà uno stimolo per noi affinché nel 2027 la percentuale di votanti sia più elevata. Non ha senso fare polemiche, bisogna lavorare a testa bassa e dimostrarlo coi fatti». il toto VICE: ARPI O FRAGOMENI?Il toto giunta è partito, ma è già chiaro che il vicesindaco sarà uno tra Nicola Fragomeni (505 preferenze) e Alessandro Arpi (320). Pare inamovibile l'assessore uscente ai Servizi culturali e Pubblica istruzione Luca Morosin, che ha ottenuto ben 353 preferenze. --alberto sanavia© RIPRODUZIONE RISERVATA