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romaIl centrosinistra è leggermente avanti sul centrodestra a livello nazionale: dai risultati definitivi delle amministrative emerge un quadro di testa a testa tra le due coalizioni. Il Pd si conferma primo partito, seguito da Fratelli d'Italia. Arretra la Lega, che nei 26 comuni capoluogo è sempre dietro la lista di Giorgia Meloni, tranne che a Catanzaro e a Lodi. Per il M5S è un tracollo: nell'analisi di YouTrend il Movimento guidato da Giuseppe Conte non raggiunge il 3%. Riesce a fare peggio Italia Viva che, se si considerano solo i capoluoghi dove è presente con il proprio simbolo, è ferma all'1,1%, sotto ItalExit di Gianluigi Paragone che invece si attesta all'1,3%. Con questo calcolo la lista di Carlo Calenda, che unisce Azione e Più Europa, sale al 4,6% superando i 5 stelle.Quanto al referendum, l'Istituto Cattaneo stima che gli elettori del centrosinistra, compresi quelli del M5S, si sono astenuti maggiormente rispetto a quelli del centrodestra. Secondo una elaborazione di YouTrend, il terzo quesito referendario - la separazione delle carriere dei magistrati - è stato il più votato dagli elettori del Partito democratico con il Sì (il 14%) rispetto agli altri quattro quesiti.Due punti di differenzaNon è un pareggio ma quasi. Nei dati di YouTrend la coalizione di centrodestra (FdI, Lega, Forza Italia, civiche) nel totale dei comuni con più di 15 mila abitanti arriva al 41%. Il centrosinistra (Pd, M5s, Verdi/Sinistra, civiche) lo super di poco più di un punto, con il 42,1%. Il Pd è al 15,7%, Verdi e Sinistra insieme al 2, i 5S al 2,2 mentre le civiche di centrosinistra mettono insieme il 20,9% e quelle di sinistra l'1,3%. Nel campo del centrodestra svetta FdI (9,4%), la Lega è al 5,5, FI al 4,3 mentre le civiche poco meno del 22%. I numeri delle due coalizioni restano più o meno quelli nel voto nei capoluoghi di provincia: il centrodestra insegue di poco meno di un punto sul centrosinistra (43,7% a 43) e i rapporti di forza sono sostanzialmente gli stessi.Alla destra già 37 sindaciSempre scorrendo il rapporto di YouTrend, si nota come la metà dei comuni (con più di 15 mila abitanti) siano stati già assegnati al primo turno. Si tratta di 79 centri su 142, mentre nel 2017 erano stati 49 su 160 (meno di uno su tre). Ai candidati di centrodestra è andata la maggior parte delle vittorie al primo turno (37), mentre il centrosinistra insegue a quota 31 eletti. Il centrodestra è anche la coalizione con più candidati che vanno al secondo turno partendo dalla maggioranza relativa (24) e quella che accede al maggior numero di ballottaggi (47). Il centrosinistra, invece, con o senza M5S, partecipa a 46 ballottaggi.Meloni stacca SalviniSu 26 capoluoghi, FdI supera la Lega in 24. E in molte città il partito di Giorgia Meloni porta a casa un risultato di consensi doppio rispetto a Matteo Salvini, come ad esempio a Palermo, Verona, Taranto, Lucca, Piacenza, Pistoia, Como, L'Aquila, Viterbo, Frosinone. Il Carroccio vince la sfida interna alla coalizione solo a Catanzaro (6,4% contro il 5% di FdI) e a Lodi (9,4% a 8,3%). Forza Italia è la prima lista del centrodestra a Palermo, Monza, Barletta e Asti.Come si muovono i flussiL'Istituto Cattaneo ha analizzato i flussi elettorali fra le Europee del 2019 e i referendum di domenica in cinque città: quattro dove si votava solo per il referendum (Torino, Firenze, Napoli e Bologna) e una dove si andava alle urne pure per il sindaco (Palermo). Il dato più evidente è che la propensione all'astensione è stata più alta fra chi nel 2019 ha scelto il Pd e il M5S. A Firenze, ad esempio, si è astenuto il 67% degli elettori del centrodestra, contro l'85% del centrosinistra. A Torino il 76% contro il 91%. Più contenuta l'astensione a Palermo, ma con evidenti differenze fra destra (16,5%) e sinistra (44%). L'Istituto Cattaneo ha analizzato il voto anche in sei città facendo un confronto con la tornata elettorale del 2017. A Monza, dove il Movimento non aveva il simbolo sulla scheda, i suoi elettori sembrano aver privilegiato l'astensione o il candidato di centrodestra che adesso è in vantaggio per il secondo turno. Stesso discorso a Genova dove il riconfermato Marco Bucci attrae una quota di elettori di centrosinistra. A Padova la vittoria di Sergio Giordani, più che per l'apporto degli elettori 5S, pare essere stata favorita dai voti in arrivo dalla Lega. A Parma e a Catanzaro il centrosinistra ha subito perdite verso FdI. A Palermo, l'elettorato di Leoluca Orlando (sindaco uscente del centrosinistra) mostra flussi identici verso Roberto Lagalla (candidato della destra che ha vinto al primo turno) e Franco Miceli (sostenuto da Pd e 5s). Dal bacino dei 5 stelle ha prevalso l'astensione. --© RIPRODUZIONE RISERVATA