Rissa notturna, tre all'ospedale «Servono le guardie civiche»
JESOLOAncora pugni e schiaffi tra giovani al lido. È successo tra piazza Mazzini e piazza Trento, un altro sabato notte di violenza dopo le 2. E adesso a Jesolo c'è chi propone le "guardie civiche", gruppi di operatori che presidiano le zone calde per segnalare episodi sospetti e cercare di dissuadere i facinorosi dimostrando la pressione della comunità. Al lido è di scena ancora la violenza, con una decina abbondante di ragazzi alterati che se le sono date di santa ragione. Tre contusi sono finiti al pronto soccorso e alcuni dei ragazzi, tutti delle zone limitrofe a Jesolo, sono stati identificati dopo che sul posto è giunta la polizia di Stato con i carabinieri e la polizia locale. Un gruppo multietnico, con italiani e figli di immigrati, tra i 18 e 20 anni, con anche alcune ragazze coinvolte. Sarebbero stati degli sguardi di troppo rivolti alle giovani che hanno scatenato la rissa furibonda iniziata a quanto pare in piazza Mazzini vicino a un locale per terminare nei pressi di piazza Trento. Ormai ogni fine settimana si consumano questi episodi, in attesa che i rinforzi, in arrivo almeno in parte già questa settimana, consentano dei presidi fissi al lido con polizia di Stato, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale. In piazza Trento un albergatore, Walter Luvisotto, è preoccupato: «La costruzione di una comunità sicura richiede che tutti noi lavoriamo insieme a un approccio globale e su più fronti alla prevenzione della violenza» riflette, «La polizia interviene ma la comunità deve fare prevenzione. Un'attività non è chiamata solo a vendere, ma a fare prevenzione. Le ordinanze e i poteri dati ai sindaci di emanarle non servono a nulla. Non dobbiamo adattare le leggi al contesto, è il contesto che si deve adeguare alle leggi nazionali in tema di alcool, droga e prevenzione».L'ordinanza anti alcol e vetro non è ancora stata firmata in attesa che aprano tutti i locali della notte. La polizia locale ha fatto controlli contro abusivi e massaggiatori in spiaggia, con una decina di abbandoni di merce sull'arenile e altrettanti extracomunitari fuggiti, poi i controlli antidroga con l'unità cinofila Baskoo. Roberto Dal Cin, delegato al turismo per Confapi lancia una sua proposta di controllo da parte della comunità unitamente alle forze di polizia, steward e vigilanza privata. «Dobbiamo scendere in piazza» dice, «organizzare noi delle guardie civiche, gruppi di cittadini che vogliono bene alla città che siano presenti nelle ore più calde per dare un segnale a questi giovani scapestrati, ma anche spacciatori e delinquenti. Far capire loro che la città li osserva e non li vuole, se il caso parlare e dissuaderli dal compiere gesti inconsulti. Le guardie potrebbero segnalare situazioni di pericolo, reati e quant'altro. Non possiamo aspettare che accada a Jesolo quello che è successo al Lago di Garda invaso da bande rissose in quantità» conclude preoccupato «I ragazzi adesso si sposteranno sempre di più nelle nostre località e Jesolo è una di quelle più gettonate da chi vuole sfogarsi. È un servizio che possiamo organizzare a turno, tra gestori di locali, albergatori, camerieri, baristi. Dobbiamo riprenderci la nostra città prima che sia troppo tardi». --Giovanni Cagnassi © RIPRODUZIONE RISERVATA