Missione 730
massimo righiDopo quella che a guardare i numeri del 2021 potrebbe sembrare una piccola crisi del settimo anno (la minore crescita di adesioni dalla rivoluzione del 2015), l'operazione 730 precompilato 2022 scattata nei giorni scorsi accompagnerà i contribuenti fino alla data limite del 30 settembre con qualche novità e una grossa incognita iniziale: riuscirà una macchina collaudata, ma costretta a viaggiare su una strada più stretta per colpa dei tempi ridotti, a non travolgere le certezze di milioni di italiani? Parliamo di tutti quei lavoratori dipendenti in credito con il Fisco abituati a ricevere i rimborsi Irpef nella busta paga di luglio e dei pensionati che li attendono con il cedolino di agosto. La risposta merita un passo indietro. La conversione in legge del decreto Sostegni, a marzo, ha dato più tempo per la comunicazione della cessione del credito o dell'utilizzo dello sconto in fattura dei bonus edilizi. Questo ha comportato uno slittamento a catena nel rilascio del modello 730 precompilato che, da fine aprile, è saltato al 23 maggio, con la possibilità di inoltrare il documento modificato solo dal 31. Tra certezze e speranzeChi ha affrontato una corsa per chiudere la pratica nei primi giorni in modalità "fai da te", non avrà problemi a ricevere i rimborsi secondo il calendario degli anni scorsi. Chi deve ancora misurarsi con l'incombenza e non vuole rischiare troppo, è meglio che si affretti: per quanti vanno oltre il 15-20 giugno, esiste più di un'incognita. I Caf - cui si affida per la compilazione la quota più consistente dei contribuenti italiani - prevedono di trasmettere comunque entro il 28 giugno il 60% dei modelli, in tempo per i rimborsi a luglio (e ad agosto per i pensionati). Da parte sua, l'Agenzia delle Entrate ha garantito che non ci sarà alcun ritardo.Deleghe e controlliBonus musica, credito d'imposta per l'acquisto della prima casa riservato agli under 36, aumento delle detrazioni per le spese veterinarie. Anche quest'anno non mancano le novità, più o meno consistenti, sul fronte del recupero fiscale in sede di dichiarazione dei redditi. Ma ci sono altri due aspetti che chi si accosta alla compilazione del 730 deve tenere in considerazione: il primo è che d'ora in poi le verifiche dell'Agenzia delle Entrate prenderanno in esame solo la parte su cui verranno apportate modifiche. La seconda, più pratica, è la facoltà di delegare una persona di fiducia all'invio del modello precompilato (e non necessariamente un parente). Piccola crisi del settimo anno o meno, oggi il servizio è utilizzato da oltre quattro milioni di italiani. E nella giungla di incombenze e burocrazia, un'agevolazione in più per crescere ancora non guasta affatto. --© RIPRODUZIONE RISERVATA