Il primario Esopi si dimette «Accorpamenti dannosi»
DOLO La sanità pubblica veneziana perde un professionista di spessore tra le fila dei suoi medici più brillanti. Paolo Esopi, primario di Ortopedia all'ospedale di Dolo, ha deciso di rassegnare le dimissioni e di tornare nella sua Trieste. Motivi familiari lo hanno spinto a questa scelta ma, visti i numerosi abbandoni avvenuti negli ultimi anni nel mondo della sanità, forse sarà il caso di iniziare a porsi qualche interrogativo. «È stata una scelta soffertissima» ha dichiarato il sessantenne luminare, specialista in Ortopedia e Traumatologia con oltre trent'anni di esperienza «Sto per diventare nonno e vorrei ricongiungermi alla mia famiglia. Sono molto dispiaciuto, dopo 14 anni di servizio a Dolo, con risultati di eccellenza non è stato facile prendere questa decisione. Tengo a precisare che non c'è alcuna polemica nei confronti dell'azienda. Ho lavorato con quattro direttori generali e non ci sono mai stati scontri. Mi rendo conto che anche loro fanno quello che possono in una situazione molto difficile. Ho massima stima dell'attuale dirigenza e delle precedenti. Da tecnico, però, posso dire che questi accorpamenti dell'Usl non hanno fatto bene al sistema. Credo che a tutto il personale sanitario andrebbe raddoppiato lo stipendio e andrebbero incentivati i giovani coinvolgendoli in progetti. Ora andrò a lavorare in una struttura privata a Trieste ma manterrò un ambulatorio in Riviera per l'attaccamento che ho ai miei pazienti».«Le dimissioni dagli ospedali pubblici italiani in 10 anni si sono quintuplicate» spiega l'assessore alle Politiche sociali del Comune di Mirano Gabriele Petrolito «raggiungendo nel 2019 la cifra di 465 medici e negli ultimi 3 anni l'incremento è stato del 115%. È il sintomo di un disagio profondo e di un trend che non accenna ad esaurirsi. Gli organici sono sempre più ridotti, rendendo insostenibile il carico di lavoro. È quanto mai urgente rimuovere la cause di questa emorragia».«All'azienda Usl 3 cittadini e amministratori non possono che chiedere risposte a queste domande» dichiara la sindaca uscente Maria Rosa Pavanello «Quali soluzioni urgenti verranno adottate nell'immediato? E come si sta lavorando per individuarne di definitive nel lungo periodo? È imprescindibile mantenere anche in quest'ambito l'elevato standard che ha sempre caratterizzato la nostra sanità». --Riccardo musacco© RIPRODUZIONE RISERVATA