La grande festa sull'acqua Super yacht come suite e imbarcazioni che volano
il raccontoManuela PivatoTutti lupi di mare, veri o aspiranti tali, tra barche di ogni e ordine grado, grandi come navi, a vela, ibride, elettriche, lussuose come suite, arredate come salotti, accoglienti come alcove; una parata di yacht e imbarcazioni come mai prima perché la terza edizione del Salone nautico (fino a domenica 5 maggio, dalle 10 alle 20, sabato 4 giugno fino alle 22, biglietto 15 euro, 12 ridotto) promette un viaggio per i mari del mondo almeno con gli occhi.Ieri mattina l'inaugurazione sullo specchio d'acqua del bacino dell'Arsenale, ma anche sotto la pioggia, tra le raffiche di vento, per quindici minuti indimenticabili e di un tempismo quasi crudele, perché quando tutto può finalmente iniziare tutto deve anche improvvisare finire.I primi goccioloni, insensibili, si rovesciano sull'ultima nota dell'Inno d'Italia eseguito dal Coro della Fenice. Gli elicotteri della Marina Militare fanno in tempo ad arare il cielo sventolando il tricolore e il gonfalone della città mentre in terra, sul prato, sul ghiaino, sul palco, sulla platea davanti al sottomarino Dandolo s'inzuppa tutto. Divise, pantaloni alla marinara, tacchi alti e bassi, sedie, tendoni degli stand. Si rifugiano dove possono gli invitati, ai quali gli organizzatori distribuiscono mantelline impermeabili usa e getta che fanno un po' campeggio, ma salvano il salvabile.La festa sembra sciupata, invece presto il sole asciuga gli ospiti e i pontili dove sono allineate le barche nuove di zecca, lucidate a colpi di panno dai marinai, con mazzi di fiori nel pozzetto, bottiglie di bollicine nelle glacette, ceste di paglia per riporre le scarpe prima di salire a bordo.I numeri dell'evento organizzato da Vela spa raccontano quanto il settore sia cresciuto: 200 espositori, 300 barche di cui 240 in acqua che, messe in fila, raggiungono una lunghezza di 2,7 chilometri distribuite sui 50 mila metri quadrati del bacino dell'Arsenale, mille metri lineari di pontili, 30 mila metri quadrati di spazi espositivi interni. All'ombra delle grandi tese sfila il meglio del design e dell'arredo nautico su 5 mila metri quadrati dedicati a esposizioni artistiche e alla cantieristica artigianale veneziana.Il viaggio a terra incrocia tutti i grandi player della nautica di lusso come Ferretti Group, presente in Arsenale con barche in prima assoluta, tra cui il wallypower58 e il Custom Line 106 da 32 metri, ammiraglia a motore del Salone. O come Azimut Benetti con il Magellano 25 nella versione Timeless, e ancora Arcadia, Rizzardi, Pardo, ciascuno con il proprio spazio in una tesa, ben arredato, dove in alcuni casi si entra solo su appuntamento e se si è in vena di fare shopping.Per chi vuole sentirsi dentro un film c'è il motoscafo Nerea, nero come la notte, veloce come una scheggia, usato per le scene più spettacolari di "Criminali si diventa". New entry molto attesa il gruppo Sanlorenzo con il suo SX88 lungo 26 metri per otto persone, più tre di equipaggio, tutti comodissimi, pochi metri più in là dell''inglese Sunseeker con lo yacht Hideway, mentre è subito coda davanti allo spazio del bacino di carenaggio piccolo che ospita Racebird, a metà tra una barca e un uccello, completamente elettrica, prua affusolata come un proiettile, due ali sotto lo scafo che sfiorano appena l'acqua, velocità massima 50 nodi, progettato dalla norvegese Sophie Horne per i campionati mondiali di E1.L'attenzione alla sostenibilità rende le imbarcazioni elettriche tra le grandi protagoniste del Salone. Tra le aziende anche Yamaha che presenta Harmo, un motore elettrico montato su una barca che assomiglia al suo nome, Respiro, prodotta dalla Venmar con sede al Lido; e ancora Huracan, Torqeedo, dalla Svezia il cantiere Candela con un nuovo progetto di "water taxi" e Frauscher con un catamarano full electric per acque interne. --© RIPRODUZIONE RISERVATA