Incassò un assegno Condannata a 14 mesi per truffa aggravata
CINTOQuell'assegno l'ha solo incassato e, sottolinea il suo avvocato, «non è detto che fosse a conoscenza della truffa». Una tesi difensiva che però non ha convinto il tribunale di Pordenone: Saionara Floriani, 41 anni, è stata condannata a un anno e due mesi per truffa aggravata in concorso. Il coimputato è stato giudicato separatamente. Vittime della truffa sono due uomini residenti in Lazio che hanno visto online l'annuncio di una Land rover Evoque. L'inserzionista si era spacciato per il precedente proprietario, che nel frattempo l'aveva venduta. L'autore della truffa ha contattato il vero proprietario della Land Rover, si è finto interessato all'acquisto e ha chiesto con insistenza fotografie della vettura, usate poi per l'inserzione fasulla online. Si sono fatti avanti un due ed è stata concordata una cifra: 25 mila euro. A ciascun acquirente è stato chiesto di emettere un assegno circolare non trasferibile per tale importo. Per sicurezza, però, il finto venditore ha detto loro di inviargli una fotografia dell'assegno via whatsapp. L'intestataria dell'assegno è la 41enne, difesa dall'avvocato Pierfrancesco Scatà. Grazie alla foto, il truffatore è riuscito a clonare entrambi gli assegni, che sono stati incassati a Porcia il 20 ottobre 2017 e a Cinto Caomaggiore il 17 ottobre 2017. I truffati hanno ottenuto la restituzione parziale o totale delle cifre. «Qui non siamo di fronte a una truffa» sottolinea Scatà «perché nessuno manderebbe la foto di un assegno a terze parti. Questo reato presuppone un inganno, qui l'inganno non c'è. Floriani ha incassato l'assegno ma non si può desumere che sia a conoscenza della truffa».Il tribunale di Pordenone l'ha invece ritenuta colpevole. «Ricorreremo in Appello» sottolinea Scatà. --