Un itinerario in quattro tappe fatto di paesaggio e cultura

TREVISOSapevate che Follina era, nel secolo scorso, la capitale della follatura della lana? Furono i monaci a introdurre questa lavorazione. Quei monaci che hanno costruito l'antica abbazia con lo storico chiostro. Oggi di questa tradizione secolare sopravvive una sola manifattura, che continua a produrre tessuti pregiati utilizzati poi dai marchi più prestigiosi della moda internazionale. Bene, Follina fa parte dei 10 paesi veneti inclusi nell'associazione dei Borghi più belli d'Italia. In questi giorni non è mancata un po' di gelosia, da parte dei cisonesi, per la sorte toccata a Follina. Ecco, allora, che qualche momento del loro soggiorno nella Marca, per l'assemblea dell'associazione, i sindaci l'hanno riservato anche a Cison, a Castelbrando ma anche al bellissimo centro con i suoi palazzi rinascimentali. Meritano una visita anche le piccole frazioni, da Mura a Rolle, a Tovena. Come merita il miracolo della Strada dei Cento Giorni, grande opera di ingegneria realizzata dagli austriaci nel corso della Grande Guerra, lungo le rampe del San Boldo. Treviso, Marca gioiosa, si dice. Ma qual è la dimora più "gaia"? Sicuramente Portobuffolè, paesino lungo il Livenza al confine con il Friuli-Venezia Giulia. È il più piccolo comune trevigiano sia per superficie che per popolazione, solo 5 chilometri quadrati per circa 750 abitanti. Territorio contenuto, ma davvero tanto da vedere: casa Gaia, dimora nel Trecento di Gaia da Camino, Piazza Maggiore e Porta Friuli. Qui si ha modo di assaporare per davvero l'atmosfera medievale. Infine quel gioiello che è la città dei cento orizzonti, Asolo. Eleonora Duse e Freya Stark, e non solo. Stupendo il paesaggio, i cento orizzonti, che si ammirano dalla rocca medievale. Ma passeggiando tra portici e caffè del centro storico si respira l'atmosfera che ha affascinato tanti scrittori del passato. --f.d.m.