Nove sindaci da eleggere, 133 mila al voto
Massimo Scattolin / MESTRESono 133.245 (il 18 per cento del totale provinciale, dati osservatorio elettorale regionale) gli elettori dei nove Comuni che il 12 giugno dalle 7 alle 23 saranno chiamati alle urne non solo per il voto sui cinque referendum, ma anche per eleggere il nuovo sindaco e rinnovare il Consiglio. Cinque di questi (Mira, Mirano, Jesolo, Santa Maria di Sala e Marcon) hanno una popolazione superiore ai 15 mila abitanti e quindi, nel caso nessuno dei candidati raggiunga il 50% più uno dei voti validi, l'elezione del primo cittadino avverrà il 26 giugno, nella sfida tra i due candidati sindaci che hanno ottenuto il maggior numero di voti al primo turno. In lizza 27 candidati sindaci e 55 liste.Comuni sopra i 15 mila abitantiA Mira il sindaco uscente Marco Dori deve sfatare il tabù del doppio mandato: i suoi predecessori hanno sempre fallito il bis. Gli spunti d'interesse non mancano. Il M5S, sempre in dura e fiera opposizione, che appoggia il sindaco uscente. Vanna Baldan, assessora fino a poche settimane prima della fine della legislatura, che si candida come alternativa al suo (ex) sindaco. Il centrodestra che ha trovato il proprio candidato unitario (se si esclude la lista Nova Mira di Enrico Carlotto) in Andrea Martellato, ex sindaco di Fiesso. E, all'ultimo, anche i No green pass hanno presentato un loro candidato sindaco, Luigi Corò, con la lista Libertà, legalità, equità. A Mirano si conclude il doppio mandato di Maria Rosa Pavanello, la sindaca che nell'ultimo decennio è riuscita a ricoprire ruoli di primo piano a livello regionale e nazionale dell'Anci, l'associazione dei Comuni italiani. Il centrosinistra punta su Tiziano Baggio, ex direttore regionale di Trenitalia; il centrodestra, questa volta unito, si affida al moderato Giorgio Babato per tentare di conquistare il municipio dopo un lungo digiuno: tra loro il candidato del M5S Marco lazzarini. Spunti interessanti anche da Jesolo. Con Valerio Zoggia termina l'esperimento del "laboratorio politico" Forza Italia-Partito democratico. Gli azzurri si affidano all'ex sindaco Renato Martin; il Pd punta ancora, in lista solitaria, su Roberto Rugolotto, assessore uscente, per ribadire la bontà dell'esperienza amministrativa portata a termine. Centrodestra spaccato: una parte, con l'appoggio di liste civiche, ha scelto di puntare su Christofer De Zotti come alternativa a Martin. L'area M5S, verde, movimentista e di sinistra più radicale scommette su Antonio Lunardelli. A Santa Maria di Sala si conclude il doppio mandato di Nicola Fragomeni: il centrodestra spaccato presenta due candidate contrapposte: Natascia Rocchi e Simonetta Campanaro. Il centrosinistra punta su Leandro Favaro. A Marcon centrodestra compatto con il sindaco uscente Matteo Romanello, il centrosinistra punta su Marco Casoni: tra i due contendenti irrompe la candidatura dell'avvocato Marco Sitran, l'ex alfiere dell'autonomismo veneziano ora leader di Soccorso veneto-No green pass. Comuni sotto i 15 mila abitantiSi vota a Salzano, Campagna Lupia, Noventa di Piave e Pramaggiore dove tutti i candidati sindaci puntano al rinnovo del mandato. A Salzano Maria Grazia Vecchiato (centrosinistra) sfida il sindaco uscente Luciano Betteto (centrodestra). A Campagna Lupia il confronto sarà tra il primo cittadino Alberto Natin e Alessandro Menegazzo. A Noventa di Piave, Claudio Marian punta al bis e avrà contrapposti due avversari di centrodestra: Matia Cester e Carlo Campus. Verrà eletto sindaco il candidato che otterrà il maggior numero di voti. Colpo di scena a Pramaggiore, il Comune più piccolo, con poco più di 4 mila votanti. È stata presentata una sola lista, quella del primo cittadino uscente Fausto Pivetta. Sarà rieletto sindaco se il 12 giugno andrà a votare almeno il 40 per cento degli elettori. la curiosità Se la parità di genere nelle liste viene rispettata - se non altro per imposizione di legge - non altrettanto succede tra i candidati sindaco. Le donne che aspirano alla poltrona di primo cittadino, in questa tornata elettorale, solo una risicata minoranza. Quattro su ventisette. Due candidate a Santa Maria di Sala, poi una a Mira e una a Salzano. Una retromarcia o piuttosto una semplice casualità?--© RIPRODUZIONE RISERVATA