«Mafia, non dobbiamo abbassare la guardia»
JESOLOAllarme infiltrazioni mafiose, la piccola e media impresa invita le istituzioni a non abbassare la guardia nel Veneto orientale e sul litorale. In occasione di un recente convegno con il Nas dei carabinieri, Confapi ha avuto modo di riflettere. Nel corso dei controlli sul litorale jesolano da parte del nucleo antisofisticazione e sanità dell'Arma, è risultato che su cento aziende controllate, trenta sono state sanzionate per irregolarità comunque non gravi. I Nuclei specializzati dell'Arma hanno potuto parlare pubblicamente con il mondo dell'impresa e spiegare in cosa consista il loro lavoro a tutela della comunità e dei consumatori. Un argomento molto sentito a Jesolo, dove fioriscono qualcosa come 2.000 attività commerciali e turistiche, in particolare i pubblici esercizi. Il delegato al turismo di Confapi, Roberto Dal Cin, è andato oltre parlando delle mafie. «Abbiamo assistito a quello che è accaduto a Eraclea», dice, «senza che i cittadini se ne accorgessero. Ne è nata una vasta operazione delle forze di polizia e i procedimenti giudiziari ancora in corso che hanno rivoltato tutto il territorio. Ora non dobbiamo abbassare la guardia, perché le infiltrazioni sono un pericolo ancora attuale nel litorale e nell'entroterra Sandonatese e Portogruarese. Ci sono stati sequestri e operazioni di polizia in molti centri. L'importante è che le comunità locali non siano insensibili a certi segnali», prosegue, «che possono nascondere prepotenze, minacce, estorsioni ben più gravi e radicate». Dal Cin conclude: «Quanto ai controlli dei Nas», conclude, «il convegno al palaInvent di Jesolo è stato particolarmente istruttivo e proficuo; ci ha dato l'idea della media dei trasgressori, delle sanzioni e dei controlli cui dobbiamo essere preparati a tutela nostra e di tutti i consumatori e clienti delle aziende». --Giovanni Cagnassi© RIPRODUZIONE RISERVATA