Tosi a mano armata «In casa pistole e fucili e se entrano di notte...»

veronaFlavio Tosi pistolero. La circostanza emerge, ancora una volta, alla vigilia delle elezioni amministrative a Verona. Era successo nel 2017, è successo ieri. Dove finisce la spontaneità e dove inizia la strategia comunicativa, questo lo sa solo l'ex leghista. Ma è comunque un tratto caratteristico di un politico che, in Veneto, riesce sempre a far parlare di sé. «Mi avevano soprannominato "lo sceriffo" perché sono efficace nel combattere violenza e degrado. Se ho anche la pistola? Sono un cacciatore e detengo regolarmente armi: ho tre fucili, una carabina e quattro pistole». Ha raccontato a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora. Che poi si dilunga e fa l'elenco: «Ho una calibro 45 Pardini, una Browning, una Smith&Wesson da poligono e una Beretta 6,35. Di queste quattro, due me le hanno regalate degli amici».Del resto, il culto delle armi è incarnato nel prototipo del leghista-medio. Tosi viene da quella cultura che, evidentemente, al di là delle tessere, non ha abbandonato.«Ho una 45 Pardini, carica, ma non col colpo in canna. Cioè non è armata» ha specificato «Per fortuna non ho mai sparato a nessuno e spero che non accada mai, bisogna essere prudenti e coscienziosi. Non me lo auguro ma certo che se ti arriva uno in casa di notte... ecco, mi auguro, per me e per loro, che non accada mai». A marzo del 2017, pochi mesi prima delle elezioni in cui la moglie Patrizia Bisinella avrebbe sfidato Federico Sboarina, Tosi è uscito con il seguente tweet: "A casa ho inferriate ai serramenti, c'è l'allarme, dormo con una pistola sul comodino. Senza leggi adeguate, devo proteggere la mia famiglia". Strategia?«Io sono stato presidente di Federcaccia Veneto per 10 anni. Non ho bisogno di strizzare l'occhio a nessuno. Il legame con i cacciatori è solido» spiega Tosi «Ho la licenza di caccia da anni e vado regolarmente alle battute. Siamo a casa solo io e mia moglie, non abbiamo bambini. Custodire tre fucili, una carabina e quattro pistole non costituisce un rischio per nessuno». Il candidato che il 12 giugno fronteggerà il sindaco uscente Federico Sboarina e l'ex calciatore Damiano Tommasi, spiega pure la provenienza delle sue armi. «Io ho comprato solo un fucile e una pistola, tutte le altre mi sono state regalate». --enrico ferro© RIPRODUZIONE RISERVATA