La cittadella degli animali con i veterinari dell'Usl 3

Mitia ChiarinInvestimento da 500 mila euro finanziato dalla Regione per il nuovo canile sanitario dell'Usl 3 Serenissima, che ha avviato l'attività da un paio di settimane in una area attigua al parco di San Giuliano, spostandosi dagli uffici di via Filzi. Canile, ospedale ma anche sede amministrativa per prendersi cura degli animali da affezione in un territorio vasto come quello dalla Ulss 3 Serenissima. La stima è di 81 mila cani e 14 mila gatti registrati all'Anagrafe veterinaria. Dieci anni fa il rapporto era di un animale ogni 10 residenti. Oggi il rapporto è di uno a sette. A fare gli onori di casa il dottor Carmine Guadagno, Primario dei Veterinari Area C dell'Ulss 3, che lo gestisce con 9 veterinari operativi. «La funzione dei veterinari dell'Azienda sanitaria non è quella di seguire nel normale iter sanitario il cane o il gatto o comunque l'animale che vive in un'abitazione. Piuttosto, svolgiamo un ruolo di emergenza: interveniamo quando un cane fugge dal domicilio, o si perde, o addirittura subisce un incidente. In questo caso ci attiviamo per recuperare l'animale, per custodirlo in attesa che il proprietario possa tornarne in possesso, e se necessario pratichiamo gli interventi anche chirurgici che risultano urgenti», spiega. Nella struttura c'è tutto quel che serve: sala per le visite, doppia sala per gli interventi chirurgici, per i raggi, box esterni per una capacità massima di 18 animali. Al taglio del nastro con il direttore generale Edgardo Contato c'era l'assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin. E l'assessore all'ambiente di Venezia, Massimiliano De Martin che ha ufficializzato l'apertura dal prossimo primo maggio del canile comunale, sul retro di quello dell'Ulss, costato 1,4 milioni di euro e che sarà gestito dall'Enpa di Mira. Qui torneranno i 40 cani trasferiti per il via ai cantieri.I due canili formeranno una "cittadella degli animali" dove prendersi cura di quelli scappati, abbandonati, malati o feriti. Da curare per promuovere poi nuove adozioni. Per fortuna il randagismo è a livelli minimi ma nelle campagne i dati sono più alti. Un numero unico, quello dell'ospedale, serve per segnalare casi di animali da salvare e recuperare. Nel canile Ulss troveranno casa i cani recuperati per la strada, che sono in attesa di rientrare presso il proprietario; oppure i cani morsicatori allontanati dall'abitazione di provenienza a seguito di un episodio cruento, e sotto sequestro per disposizione dell'autorità giudiziaria. Qui vengono visitati e curati anche gli animali sottratti ai trafficanti. I veterinari svolgono anche tutta la parte ambulatoriale ed eseguono dagli esami di laboratorio e radiologici, per cui hanno a disposizione attrezzature di ultima generazione, all'osservazione in caso di disagio e malattia, fino alla sterilizzazione dei gatti delle colonie feline. Ora praticano anche la sterilizzazione dei cani, con circa 800 interventi annui. E poi l'inserimento dei microchip, i passaporti per i cani che devono viaggiare e ovviamente l'iscrizione all'Anagrafe sanitaria, obbligatoria. Nel complesso, proprio per la molteplicità di funzioni che vengono svolte al suo interno, la nuova sede garantisce la miglior distribuzione possibile di tutte le attività di competenza dei Veterinari dell'Azienda sanitaria. E i cittadini possono avere anche consulenze. Guadagno conclude: «Questo è un luogo aperto alla città». --© RIPRODUZIONE RISERVATA