Comitati in piazza contro l'inceneritore «Produrrà diossine e metalli: fermatelo»

«L'istituto superiore della sanità a una richiesta del dipartimento Prevenzione della Regione sulla questione dell'inceneritore di Fusina è stato chiaro: i parametri utilizzati da Ecoprogetto sugli inquinanti sono troppo alti rispetto a quanto raccomandato dall'Oms. Inoltre, sempre l'Iss sostiene che per quanto riguarda i micro inquinanti, come diossine e metalli, andava fatta un'indagine "ante operam" e "post operam" su un'area ben più ampia, che comprende i territori dove la popolazione può assumere queste sostanze anche in via indiretta».A dirlo, ieri mattina durante un flash mob di protesta a cui hanno partecipato un centinaio di persone, è stato Mattia Donadel per il Coordinamento "No Inceneritore Fusina". Alla manifestazione che si è tenuta alla vigilia dell'udienza per il ricorso al Consiglio di Stato prevista per il 21 aprile, davanti al municipio di Marghera, i manifestanti hanno piazzato uno striscione di protesta e tenevano in mano dei cartelli con i volti del presidente di Veritas, Vladimiro Agostini, del direttore Andrea Razzini, del presidente del Veneto Luca Zaia e del sindaco Lugi Brugnaro, in cui erano riportate le loro dichiarazioni a favore inceneritore. «Vogliamo», ha detto Donadel per il Coordinamento, «rendere pubblico un parere dell'Iss che conferma i dubbi e le contestazioni fatte. L'Iss sostiene che il modello diffusionale utilizzato da Veritas e assunto dalla Regione in fase di "Via" (Valutazione impatto ambientale), è datato e assume come riferimento livelli di inquinanti molto più alti di quanto previsto dall'Oms».I comitati sono poi intervenuti sulla questione fanghi, in particolare quelli contaminati da Pfas. È stata così espressa molta preoccupazione per i progetti e le sperimentazioni già in atto a Porto Marghera, «a cominciare da quelle autorizzate per Veritas e Sifa, e per l'ingresso di Eni in questa partita». «I fanghi sono un problema», hanno spiegato comitati. «Si prospettano soluzioni che garantiscono lauti profitti ai gestori, a discapito della salute e dell'ambiente. Una prospettiva inaccettabile che contrasteremo in tutti i modi». In piazza, con i comitati, c'erano l'ex presidente della Municipalità Flavio Dal Corso, il consigliere Pd della stessa Dario Giglio e il consigliere comunale Gianfranco Bettin per la lista Verdi Progressisti. «Abbiamo partecipato al flashmob», dice Bettin rappresentante di cittadini e comitati in piazza a Marghera, «perché condividiamo le ragioni della mobilitazione contro il nuovo inceneritore di Fusina. In particolare sottolineiamo la vera e propria "ecoballa" sostenuta da chi, come Comune e Regione, dopo aver appena proclamato Venezia "capitale mondiale della sostenibilità" rivendica l'apertura dell'inceneritore. L'incenerimento fa uscire i prodotti della combustione, che finiscono in atmosfera e aggravano la crisi climatica Il bio monitoraggio che medici, cittadini, comitati chiedono da tempo lo dimostrerebbe, bisogna farlo subito». --Alessandro Abbadir© RIPRODUZIONE RISERVATA