Ditre Italia cerca addetti l'ad De Marchi: pronti ad assumerli già domani

CORDIGNANO«Cerchiamo operai semplici e specializzati, magazzinieri, tecnici e impiegati. Siamo pronti ad assumere una quindicina di persone già da domani mattina se si presentano dei candidati». A lanciare l'appello è Michele De Marchi, ceo di Ditre Italia, azienda specializzata in divani, letti, poltrone, sofà e altri complementi d'arredo come tavoli, tavolini e sedie. La produzione è al 100 per cento made in Cordignano. «Dal 2018 ad oggi abbiamo raddoppiato il fatturato, a fine 2021 abbiamo superato i 30 milioni di euro, in crescita di circa il 45 % sull'anno precedente», comunica De Marchi. «Anche quest'anno la crescita continua, a doppia cifra. La richiesta dei nostri prodotti è in forte aumento, in particolare dall'estero, ma anche dall'Italia». Nello stabilimento di Cordignano sono operativi già 110 dipendenti ma per far fronte agli ordini l'organico dev'essere rafforzato, in particolare nel reparto produzione. Intanto, Ditre Italia fronteggia l'aumento di lavoro allungando i timing delle consegne. Le posizioni sono aperte da otto mesi, qualcuno si è presentato ma la ricerca continua.La storia ultraquarantennale di Ditre Italia ripercorre i passi della tradizione artigianale dell'imbottito, a partire dal 1976 quando i fratelli De Marchi danno vita all'azienda in un laboratorio a San Martino di Colle Umberto. Poi l'evoluzione con l'apertura della sede di Cordignano. Il successo continua, prima con l'ingresso nel gruppo Calligaris nel 2018 e poi con l'annessione al fondo di Private Equity Alpha che oggi detiene la maggioranza dell'azienda, mentre l'ingegner Calligaris ha mantenuto una quota di minoranza. «La spinta è avvenuta con l'espansione all'estero, che vale oggi il 50 % del fatturato. Negli ultimi anni c'è stata un'accelerazione del ritmo, grazie al contributo commerciale del network del gruppo Calligaris ma anche agli investimenti che da sempre sono stati fatti in termini di prodotto, immagine e marketing, di cui stiamo raccogliendo i frutti», racconta l'ad De Marchi.--Maria Chiara Pellizzari© RIPRODUZIONE RISERVATA