Impianto fotovoltaico all'ex base della Nato Via libera dalla Regione

CEGGIaEnergia pulita al posto del vecchio sito militare in disuso ormai da decenni. La Regione ha autorizzato in via definitiva la costruzione di un nuovo impianto fotovoltaico nell'ex area logistica della dismessa base Nato di Ceggia, in località Ponte Romano. L'impianto avrà una potenza di picco di 3.452,16 kilowatt e si estenderà su un'area di 4,4 ettari.La delibera che concede il disco verde ai proponenti, l'azienda NextPower Development Italia, è stata pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione. Si è posto così il primo tassello per la riconversione del vecchio sito militare di Ceggia, costituito da due basi contigue: l'ex area logistica e l'ex base di lancio missilistica, entrambe in stato di abbandono da anni. Nel 2016 l'Agenzia del Demanio ne ha ceduto la proprietà al Comune di Ceggia. Dopo un iter complesso, la giunta, guidata dal sindaco Mirko Marin, è riuscita ad assegnare le due ex basi, con una concessione in affitto trentennale. Ad aggiudicarsi il bando è stata la NextPower Development, azienda milanese che ha quindi avviato l'iter per la realizzazione del progetto. La proposta è stata in seguito "spacchettata" in due. Un primo intervento, quello ora autorizzato dalla Regione, riguarda l'impianto fotovoltaico da costruire nell'ex area logistica. Un secondo progetto interessa invece la costruzione di un altro impianto fotovoltaico, ma stavolta nell'ex base di lancio. Quest'ultimo intervento è più corposo (si estenderà su circa 18 ettari, per una potenza di 12-13 megawatt), per questo necessiterà della procedura di Valutazione d'impatto ambientale a livello nazionale. Intanto, però, i lavori nell'ex area logistica potranno partire, con la demolizione dei fabbricati esistenti e la rimozione delle coperture in amianto. «Siamo molti contenti del fatto che l'iter proceda. Avremo un impianto che produce energia sostenibile e, grazie all'affitto, riusciremo ad avere anche un introito per il Comune», commenta il sindaco Marin, «Siamo soddisfatti per essere riusciti a dare una destinazione produttiva a quell'area, che altrimenti sarebbe stata dismessa e di difficile reimpiego». Dopo l'acquisizione dal Demanio, il Comune aveva sondato la possibilità di riconvertire il sito in area agricola.«Ma dopo tanti anni di cementificazione e non utilizzo agricolo, il terreno non aveva più la fertilità adeguata», conclude Marin, «Sarebbe stato impossibile impiegarlo per l'agricoltura, se non sostenendo investimenti troppo onerosi». Il progetto prevede anche la realizzazione dei collegamenti con la rete di distribuzione interrata da Ceggia verso Cessalto. --GIOVANNI MONFORTE © RIPRODUZIONE RISERVATA