Parco fotovoltaico Coldiretti all'attacco «Trovare alternative ai terreni produttivi»
Marta Artico / concordia«Vogliamo vedere le carte e abbiamo già chiesto un incontro al sindaco di Concordia». Giovanni Pasquali direttore di Coldiretti Venezia, interviene sul maxi progetto ad opera di Edison presentato mercoledì che vedrà la realizzazione di un parco fotovoltaico al confine tra Concordia e Portogruaro, nelle campagne di Teson. Si tratta di un impianto a terra di potenza pari a 12,66 megawatt, tra i più grandi del Veneto, che sorgerà su un terreno privato. L'estensione sarà di 26,7 ettari, quasi 270 mila metri quadri e produrrà 19 milioni di kilowatt/ora all'anno, garantendo il fabbisogno energetico - è stato detto - a 7000 famiglie. La Direzione generale Valutazione Ambientale di Roma ha dato il suo via libera. Come i sindaci contermini. E le osservazioni vanno presentate entro il 12 marzo. Un lasso di tempo strettissimo. Pasquali è chiaro: «La nostra posizione non è cambiata nell'ultimo anno e mezzo: siamo favorevoli a impianti fotovoltaici, ma il problema è dove collocarli. Per prima cosa non in zona agricola, a meno che sia per necessità del sostentamento dell'agricoltore stesso. Sappiamo esserci multinazionali che arrivano nel Veneziano e offrono affitti da capogiro per installare impianti fotovoltaici nelle zone agricole sottraendo terreno alle produzioni». Non solo, Pasquali fa presenti le alternative: «Ci sono ad oggi 9mila ettari di aree urbanistiche non agricole, siti industriali già urbanizzati, senza capannoni, che potrebbero essere destinati ad ammettere impianti. Abbiamo migliaia di capannoni dismessi con aree pertinenziali e altri 2mila ettari di cave dismesse. Senza considerare i tetti andremo coprire ampiamente il nostro fabbisogno e dare un contributo importante alla produzione nazionale di energia elettrica». Chiarisce: «L'area in questione è "agropolitana": non è oggettivamente agricola, perché destinata a insediamenti commerciali o industriali, ma è un'area di 27 ettari, enorme, dove chi volesse potrebbe cominciare anche domani a coltivare, per questo siamo scettici. A noi serve il cibo e le produzioni non si fanno sopra i pannelli fotovoltaici, questa è la nostra posizione che manteniamo». I filari di alberi che fanno spolvero nei rendering e la viabilità complementare che fa gola ai sindaci di Concordia e Portogruaro, non convince Coldiretti. Come il fatto che le osservazioni vadano presentate entro dieci giorni. Le presenterete anche voi? «Non abbiamo in mano nulla, non credo sia un progetto di due pagine, dobbiamo capire ci cosa stiamo parlando e la superficie dove viene realizzato ci lascia perplessi». Per questo Coldiretti ha chiesto di vedere studi e planimetrie e soprattutto un incontro al sindaco di Concordia, Claudio Odorico, per discutere la materia. Chiosa: «Per fare questi interventi bisogna tenere presenti anche altre soluzioni, che ci sono». --© RIPRODUZIONE RISERVATA