Che colpaccio! Il Venezia prende il Toro per le corna

Francesco Gottardi / TorinoBentornato Venezia, outsider in formato trasferta - 12 punti su 21. Gli arancioneroverdi risorgono a Torino - non vincevano dal 21 novembre a Bologna - e rimontano i granata, che in casa si erano inchinati solo a Juve e Atalanta. Notte da grandi per Aramu e compagni. Finisce 1-2, al termine di una battaglia sportiva che consuma chi scende in campo e chi segue da casa: il recupero dura praticamente un tempo supplementare. Micidiale la partenza a razzo del Toro, da incorniciare la reazione del Venezia: Zanetti ingabbia Juric proprio sugli esterni , passando al 3-5-2. Ma stavolta le frecce da tre punti sono Haps e Crnigoj. Non è bastato nemmeno il ritorno di Belotti, sfortunato: del gol annullato all'attaccante allo scadere si parlerà a lungo, complicata l'interpretazione del Var. Ma va bene così: per una volta, l'episodio clou ha sorriso al Venezia. E allora via di corsa, riprende la volata salvezza.DOCCIA FREDDA. Avvio tutto storto per gli ospiti. Modolo si ferma in riscaldamento - largo a Svoboda -, Busio ammonito dopo trenta secondi, Toro già in vantaggio al 4': batti e ribatti in area, Brekalo stoppa e indovina il destro vincente, al volo, sorprendendo Lezzerini. Arancioneroverdi tramortiti dall'aggressività granata, torna di moda il pessimo vizio del gol subito in avvio. E gara tutta in salita. Il problema è che la pressione della squadra di Juric resta asfissiante: Pobega e Linetty dettano legge in mezzo al campo, Cuisance e soci fanno una fatica tremenda a uscire dalla propria area di rigore. Sugli sviluppi di un corner, Bremer di testa va vicino al 2-0.LA SCOSSA. Gioco sporco, frammentato. La gara scivola verso la mezz'ora e il Venezia non è pervenuto. Ma alza un po' il baricentro, se non altro. Il primo affondo dalle parti di Milinkovic è di Aramu, ben servito in profondità da Busio: posizione defilata, equilibrio precario, il dieci è bravo ad andare comunque vicino all'incrocio. Non sembra aria di pareggio, ma nel calcio basta un attimo. O un pallone recuperato: da Cusance a Okereke, filtrante a scatenare la velocità di Crnigoj, che conquista il fondo, mette in mezzo e trova lo stacco vincente di Haps sul secondo palo. Primo centro in Serie A per l'ex Feyenoord, pesantissimo 1-1. Risposta Toro: cross tagliente di Vojvoda, incornata di Singo e palla di poco alta. È l'ultima azione di un primo tempo raddrizzato con caparbietà dagli uomini di Zanetti, bravo a indovinare qualche accorgimento tattico in corsa - 3-5-2 e Aramu falso nove - per minare le sicurezze del Torino. CRNIGOL - Al ritorno in campo sono gli arancioneroverdi a partire a mille: Busio sfonda a sinistra, libera Aramu, pallone a rimorchio per Crnigoj e siluro all'incrocio dello sloveno. 1-2 dopo un minuto, panchina ospite indemoniata. I granata cercano di ritrovarsi, Zanetti cambia gli americani - questione di cartellini: fuori Busio, dentro Tessmann. Ma il Toro c'è: al 60' gran sinistro dalla distanza di Rodriguez, palla che sibila a lato di Lezzerini. È il momento del gran ritorno di Belotti dall'infortunio, Juric si gioca anche le carte Warming, Ansaldi e Zima. Granata rivoluzionati. E galvanizzati dalla carica del Gallo. Il Venezia arretra, punge poco in contropiede. Spezzone finale per Peretz e Nsame. Brividi all'80', quando Lezzerini sente tirare la coscia e gli arancioneroverdi hanno finito i cambi.THRILLER VAR. Servono i nervi. Al Venezia saltano a ridosso del 90': punizione di Brekalo, Belotti salta più in alto di tutti e segna. Imperdonabile, lasciare solo il numero 9. E infatti nella mischia Caldara viene ostacolato da Pobega in offside: interviene il Var, si resta sull'1-2. Minuti di recupero tutti nel segno della tecnologia, che richiama Giua anche per un contrasto Linetty-Okereke: rosso al nigeriano (decisione compensativa?), si gioca fino al 105'. È un'agonia infinita, i granata si riversano in avanti ma non pungono più, tripudio arancioneroverde. L'aveva detto Aramu: il campionato del Venezia iniziava ieri. --