Speedline, oggi si tratta Riaperto il confronto sul nodo campionature

SANTA MARIA DI SALADopo i passi avanti di metà settimana tra la Speedline di Santa Maria di Sala e sindacati sulla questione campionature, oggi le parti si rivedono per capire se si può mettere nero su bianco e iniziare a trattare davanti al Ministero dello Sviluppo economico e alla Regione. Il nodo da sciogliere, quello spinoso, riguarda le campionature, che aveva fatto saltare la prima discussione di lunedì scorso prima di risedersi allo stesso tavolo il mercoledì. Proprio in quest'ultima riunione la casa madre svizzera Ronal Group aveva avanzato delle proposte, presentando una lista di quei prodotti di cerchi in lega che si possono tenere a Tabina e altri no. E su queste basi, Fim Cisl e Fiom Cgil si sono confrontare in questi giorni e oggi, alle 11, danno una risposta. C'è da pensare che le telefonate andranno avanti sino all'ultimo, anche perché da quanto sarà deciso, poi si faranno i passi successivi. Come hanno più volte ribadito i rappresentanti dei lavoratori, non si vuole che la fabbrica di via Salgari sia troppo penalizzata rispetto alle altre della casa elvetica. Proprio negli stabilimenti salesi, infatti, si producono degli elementi di fascia molto alta e per farlo servono le autorizzazioni dalle case automobilistiche clienti in base a determinati indici. Se queste finissero pure ad altre fabbriche, come osservano Fim Cisl e Fiom Cgil, significherebbe che Ronal potrebbe affidarsi altrove, finendo per "impoverire" Speedline e indebolirla a lungo andare con le ripercussioni immaginabili. Cosa che le sigle vogliono evitare e su questo aspetto vogliono delle garanzie ben precise. Se tra poche ore la questione si dovesse sbloccare e daranno il benestare a Ronal, allora comincerà la trattativa per rilanciare la fabbrica dove lavorano 605 persone. La vicenda era stata seguita da vicino anche dall'assessora Elena Donazzan che aveva ribadito come «la Regione garantirà il massimo supporto al fine di conseguire l'obiettivo a tutela dei lavoratori e del sito produttivo». --Alessandro Ragazzo