Prof e bidelli scioperano molte scuole chiuse
la mobilitazionePoche adesioni allo Zuccante, praticamente deserto lo Stefanini e chiuso l'istituto comprensivo San Girolamo a Venezia, alta adesione alla Giulio Cesare e a Zelarino. Scarsa l'adesione invece nel Veneto Orientale, in particolare a Jesolo. Un pochino più alta a San Donà. Partecipazione a macchia di leopardo in attesa dei dati ufficiali per lo sciopero generale del mondo della scuola che ha visto da Roma a Cagliari, passando per Torino, tante manifestazioni nel giorno dello sciopero indetto dai sindacati confederali e di base, ad eccezione della Cisl scuola. Una ventina di delegati e insegnanti veneziani hanno partecipato al corteo di Roma, molto partecipato, spiega Giusy Signoretto per il sindacato della Scuola (Flc) della Cgil veneziana. Le richieste al centro della mobilitazione: «Attenzione per la scuola pubblica significa investimenti nel personale, significa una inversione delle politiche neo liberiste degli ultimi 20 anni. Il governo ha continuato a sbagliare tutto fino ad oggi. Questo sciopero è solo l'inizio della mobilitazione», dichiarano i sindacati che hanno promosso la giornata odierna di mobilitazione della scuola italiana. Per Libero Savastano del sindacato Snals che ha svolto un sondaggio da Chioggia a Mirano, da Mestre a Noale, la «percentuale di adesione allo sciopero è stata bassa, tra il 6-7 per cento. Ci aspettavamo di arrivare al 20 per cento ma il dato che emerge dai delegati è basso», spiega. La rilevazione, dice, ha interessato circa il 50 per cento degli istituti veneziani. «Una valutazione certa la avremo dai dati delle segreterie nei prossimi giorni. La partecipazione c'è stata ma da domani torniamo ai problemi di sempre, quelli che dobbiamo affrontare», spiega Fabio Barina del sindacato Gilda. --m.ch.