Donne prese a botte Escalation di casi segnalati ai carabinieri
miraBotte, violenze, persino un naso fratturato. Più di una donna al giorno in Riviera del Brenta e nel Miranese chiede aiuto alla "stanza tutta per sé" che si trova all'interno della tenenza dei carabinieri a Mira in via Toti. L'iniziativa è stata promossa dall'associazione Soroptimist ed era stata inaugurata a metà ottobre. Se da metà ottobre la stanza da quando era sta inaugurata, fino ai primi giorni di novembre aveva registrato subito una ventina di ospiti che hanno segnalato disagi e violenze, nelle ultime 4 settimane il ritmo è aumentato. «Registriamo in un mese» spiega Nadia Ballin presidente di Soroptimist International di Riviera e Miranese «ben 35 casi di denunce che sono arrivate alla stanza all'interno della tenenza. C'è stato il caso clamoroso di una trentenne della zona, che si è presentata a denunciare il compagno dopo che questo aveva usato violenza contro di lei e l'aveva picchiata fratturandogli il naso e mandandola all'ospedale. Questa donna però poi nei giorni successivi ha ritirato la denuncia. L'invito è quello di non farlo, di non ritirare le denunce se spinte da paure e denunciare invece sempre alle forze dell'ordine le violenze subite». In questi ultimi 35 casi di donne che denunciano violenze, molti arrivano alla stanza della tenenza perché segnalati dai pronto soccorso degli ospedali di Mirano o Dolo o dai medici di famiglia, e sono seguite poi da specialiste preparate dall'Armaì. I casi che si sono presentati provengono da tutti i 17 Comuni della Riviera e del Miranese. In provincia sono già state aperte stanze del tutto simili nelle sedi delle Compagnie carabinieri di Mestre, San Donà e Venezia. «Va detto» conclude Nadia Ballin «che non ci aspettavano davvero un boom di richieste di aiuto e denunce come queste. Purtroppo si tratta di un servizio che si dimostra essere richiesto nel territorio. Oltre alle botte e maltrattamenti verbali, esiste però anche un maltrattamento di tipo finanziario che in aumento: la tendenza a relegare le donne a non avere indipendenza economica. Su questo punto come istituzioni e realtà formative della Riviera e del Miranese bisogna lavorare sempre di più. In questo periodo di festività spesso gli atti di violenza di genere aumentano». Altro caso eclatante a Choggia, dove un uomo perseguitava la moglie da mesi, ossessionato dalla gelosia. Era già stato condannato per averla picchiata. Martedì è stato raggiunto dal divieto di avvicinamento alla donna disposto dal giudice Stigliano Messuti, su richiesta della Procura. Invece il 29enne di Chioggia, già indagato per stalking, come nulla fosse giovedì si è presentato a casa della moglie, allontanato dai carabinieri, chiamati dalla donna terrorizzata. Non pago, non appena lei è uscita, si è introdotto in casa e le ha rubato il cellulare. Per controllarlo. E così sono scattate le manette.Ieri la giudice Schirollo ha disposto che l'uomo resti in carcere in attesa del processo per direttissima, fissato per il 2 5 gennaio. --Alessandro abbadirRoberta De Rossi