Schianto in Triestina Alberto Antonello condannato a 8 mesi
veneziaOtto mesi di reclusione. A due anni esatti dalla notte dello spaventoso incidente nel quale ha perso la vita la diciottenne di Castelfranco Giulia Zandarin, la giudice per le udienze preliminari Barbara Lancieri ha ieri condannato per omicidio stradale Alberto Antonello, il giovane di Castelfranco che era alla guida della Mercedes Classe A, uscita di strada lungo la statale 14 Triestina, a Fossetta di Musile di Piave. Oggi ha 21 anni, allora ne aveva 19: lui stesso era rimasto in coma farmacologico e poi a lungo ricoverato.Una notte di Halloween festeggiata a ballare in discoteca a Jesolo, iniziata con un controllo di polizia e il sequestro di alcuni grammi di hashish (al ragazzo era stata ritirata la patente, ma con la possibilità di far ritorno a casa), finita col peggiore degli incubi.Sì è concluso così con il minimo della pena prevista (considerando anche lo sconto di un terzo, concesso dal sito abbreviato), il processo a carico del ragazzo, che ieri ha reso una lunga dichiarazione spontanea davanti alla giudice. La famiglia della ragazza non si è costituita parte civile. «Alberto è ancora molto scosso, ha ripetuto la sua disperazione per quanto accaduto», racconta l'avvocato difensore Giuseppe Romano, che già annuncia appello, «non ricorda nulla di quella notte, dalla festa in discoteca fino al risveglio in ospedale, quando ha saputo che Giulia era morta. Ha solo memoria di due fari d'auto». La difesa sostiene che l'auto sia uscita di strada per evitare un'altra automobile in sorpasso. Ma secondo la ricostruzione della Procura - la pubblico ministero Antonella Sartori, aveva chiesto una condanna a due anni - non ci sarebbero state cause esterne e la Mercedes sarebbe finita nel fossato forse per un colpo di sonno del giovane alla guida. I due ragazzi erano stati individuati e soccorsi solo la mattina del 1 novembre, alle 8. Alberto Antonello - è fatto risaputo - è figlio Franco, fondatore dell'impresa sociale "I bambini delle fate", conosciutissimo anche per i viaggi e il rapporto con il primogenito, giovane autistico, che ha ispirato lo scrittore Fulvio Ervas e il film di Salvatores "Tutto il mio folle amore". --r.d.r.