Torna dopo un anno la Venicemarathon, gli africani sono i grandi favoriti

Valter Esposito / VENEZIATremilacinquecento atleti questa mattina alle ore 9. 30 prenderanno il via da villa Pisani a Stra per la trentacinquesima edizione della Venicemarathon e circa seimila alle ore 8.30 partiranno dal parco di San Giuliano a Mestre per la non agonistica di dieci chilometri. Entrambe le "fatiche" troveranno il traguardo in Riva Sette Martiri a Venezia. Una grande festa prima di tutto, una festa dello sport che dimostra, se ce n'era bisogno, di andare oltre qualsiasi ostacolo. È stato così per oltre un anno, ora tuttoo sport tutto riparte e così anche la Venicemarathon. La trentacinquesima edizione era fissata l'anno scorso purtroppo non è stato così, ma nulla cambia.Ecco di nuovo questa splendida gara riprendere il suo percorso e offrirsi in tutta la sua bellezza al mondo intero, grazie anche alla diretta di Rai Sport. Come sarà questa gara a livello agonistico poco importa, il nodo fondamentale era ripartire e gli organizzatori del Venicemarathon Club, da quest'anno suppportati da Confindustria Venezia sono riusciti a mettere in piedi una gara di tutto rispetto.Non potremo aspettarci grandi riscontri cronometrici in quanto riuscire ad allestire un casting di top runner di livello mondiale era da escludere in partenza, però si leggono i nomi di atleti che potrannoo chiudere la corsa sotto le 2h10'.Essendo di parte, il tifo è tutto per i due azzurri Marco Najibe Salami e Sofia Yaremchuk. Sono entrambi all'esordio sulla maratona ed entrambi portacolori del gruppo sportivo Esercito.Salami proviene dal mezzofondo veloce e dalle siepi, ma di recente ha chiuso la mezza maratona di Trento in 1h03'53" , mentre Sofia Yaremchuk, di origini ucraine, ma romana d'adozione, il 10 ottobre ha vinto il titolo italiano sui dieci chilometri di corsa su strada.Non pare abbiano molte possibilità di successo finale, ma nella maratona tutto può succedere, vedi quando Eyob Faniel nel 2017 vinse con una grande sorpresa da parte di tutti. Gli azzurri dovranno vedersela in particolare con i soliti africani per l'occasione, rappresentati dal keniano Gilbert Kipleting Chumba, secondo a Venezia nel 2018 e Justus Kangogo. C'è da tenere d'occhio anche Yegon Geofrey.In campo femminile la più accreditata sembra essere Anne Cheptanui Bererwe con un personale di 2h27'18 e la ruandese Clementine Mukandanga. A parte i pronostici che in una gara come questa lasciano il tempo che trovano (salvo esserci in gara un fuoriclasse assoluto), lo spettacolo è assicurato.Ma non solo per i big, ma anche per tutti quegli atleti, ognuno dei quali ha un suo piccolo obiettivo. Il principale è senza ombra di dubbio quello di arrivare al traguardo di Riva Sette Martiri, ma anche quello di limare il suo personale. --